Djokovic trinfa a Parigi: E’ sempre lui il numero 1

di Alessandro Perrone

 

Cosa dire altro di questo grande giocatore? Può essere amato o odiato, ma e’ lui il giocatore piu’ forte. E lo ha dimostrato anche in questa edizione del Rolland Garros.  Il 36enne serbo, infatti,  vince per la terza volta il Roland Garros e conquista il 23° titolo del Grande Slam, uno in più di Rafael Nadal, record per il tennis maschile. Djokovic, che domani tornerà numero 1 del mondo, sconfigge in finale il norvegese Casper Ruud, numero 4 del ranking Atp, con il punteggio di 7-6 (7-1), 6-3, 7-5 dopo tre ore e quattordici minuti.

Novak Djokovic riscrive la storia del tennis a Parigi. Ogni torneo che vince e’ record.

E’ incredibile che a 36 anni mantenga una forma fisica e mentale di altissimo livello. Tutti si aspettavano un grande torneo dei favoriti Alcaraz, Zverev (che proprio l’anno scorso si era infortunato a parigi in semi contro Nadal), Medvedev (anche se la terra battuta non e’ la sua superfice prediletta, ma dopo la vittoria a Roma, ci si aspettava di piu’ dal russo), Zsisipas, il talentuoso Rune o lo sfortunato Ruud (finale Usopern 2022 e due finali parigine SLAM perse) , ma invece il torneo resta appannaggio del piu’ vincente tra i fab four.

Il primo set ha visto il norvegese partire molto forte e giocare meglio, trovando anche il break. Apparso in difficoltà, Nole non ha però mollato e nei momenti decisivi, come suo solito, ha fatto la differenza e ha dunque ripreso l’avversario per poi imporsi al tie-break. Nole è affaticato, ha problemi nei movimenti laterali e difficoltà nel recupero tra un punto e l’altro, ma ancora una volta è la sua resilienza a fare la differenza: nel tiebreak, giusto epilogo di un primo set lottato, il serbo esordisce con un diritto lungolinea da circolino rosso. Ruud sparisce dal campo e incappa in scelte sbagliate che non avrebbe mai fatto fino a qualche minuto prima. E’ la dura legge del Djoker: 7-1 e palla al centro. Una statistica racconta il gap tra lui e gli “altri”: nei 6 tiebreak giocati al Roland Garros non ha commesso gratuiti. Questione di testa, e di infinita esperienza.

Dopo un’altra ventina di minuti, compresi otto di pausa congiunta per andare in bagno e cambiarsi, Ruud è sotto anche di un break nel secondo. Il norvegese ci prova ad aprirsi il campo, a stare nello scambio e allungarlo, ma Djokovic gioca sempre più vicino e colpisce di rovescio in maniera sempre più fluida. Il serbo perde cinque punti nei cinque turni di battuta del set e al norvegese, che pure salva due set point sul 2-5 al servizio, non resta che vedere il serbo scappare via, lontano, verso un traguardo da leggenda.

“Non è una coincidenza che abbia vinto qui il mio 23° Slam. Per tutta la mia carriera è stato il più difficile da vincere, provo grandi emozioni. Sono fiero e felice di essere su questo campo molto speciale”. Così Novak Djokovic, dopo la vittoria del Roland Garros, 23° titolo del Grande Slam. “Il mio team sa quello che abbiamo passato: nelle ultime due settimane li ho torturati, sono la mia roccia -aggiunge il 36enne serbo durante la cerimonia di premiazione-. A 7 anni sognavo di vincere Wimbledon, io sono grato di essere qui oggi. Ho avuto il potere per creare il mio destino, visualizzando ciò che volessi fare. A tutti i bambini dico di pensare al presente e non al passato“. Infine Djokovic ha salutato e ringraziato tutte le stelle dello sport presenti in tribuna, dai calciatori Olivier Giround, Kylian Mbappé e Zlatan Ibrahimovic, fino all’ex stella della Nfl Tom Brady.

Casper Ruud si arrende a Djokovic ma il suo discorso, durante la premiazione, è di ammirazione nei confronti di Nole:E’ fonte ispirazione, difficile dire quanto è forte. Un altro giorno, un altro record per te, riscrivi ancora una volta la storia del tennis. E’ difficile dire quanto forte sei, sei una ispirazione per tante persone al mondo. Credo che questo sia il successo che assapori maggiormente. Sono felice di essere il primo a congratularmi con te, stai facendo un lavoro fantastico” e aggiunge “Sono state due settimane fantastiche, giornate tempo bellissime a Parigi e non vediamo l’ora di tornare qui il prossimo anno. Sono felice di aver potuto rigiocare la finale di questo torneo e ci riproverò ancora”. 

Anche Nadal su twitter ha voluto fare i complimenti al campione serbo: “Congratulazioni per questo incredibile risultato Novak Djokovic: 23 è un numero che solo pochi anni fa era impossibile da pensare e tu ce l’hai fatta! Goditelo con la tua famiglia e la tua squadra!”.

Curiosita’

Il match di oggi è stata la 34esima finale in uno slam e la settima al Roland Garros, già vinto nel 2016 e nel 2021. Per il giovane avversario norvegese Casper Ruud, invece, seconda finale consecutiva a Parigi e terza in carriera.

Il 23° slam della carriera inevitabilmente finisce per far passare in secondo piano tanti altri record, eppure ciò che ha fatto Djokovic è clamoroso sotto ogni punti di vista. Grazie al successo odierno, Nole è infatti diventato il primo tennista della storia a vincere almeno tre volte tutti e quattro gli slam. Praticamente ha migliorato il record che già gli appartiene, con due vittorie a slam. Inoltre, si è garantito il ritorno al numero uno del mondo e, a partire da domani, potrà incrementare il proprio numero di settimane in vetta (già record). Come se non bastasse, Djokovic sale al primo posto della Race e resta in corsa per il Calendar Grand Slam, sfumato nel 2021 per una sola vittoria ma più alla portata che mai per Novak, che non a caso sarà ai nastri di partenza del torneo di Wimbledon da grande favorito.

Solo Margaret Court in campo femminile ha fatto meglio (24), ma l’impressione è che con Wimbledon dietro l’angolo e con nessuno che appare davvero in grado di impensierire Djokovic sull’erba anche questo primato sia presto destinato a cadere.

Il successo ottenuto a Parigi andrà ad arricchire ulteriormente il conto bancario di Novak Djokovic. La vittoria odierna garantirà al serbo la cifra di 2,3 milioni di euro. Non altrettanto ricco l’assegno per l’altro finalista Casper Ruud che avrà modo di incassare 1,15 milioni di euro.

Per il serbo rimane aperto il progetto Grande Slam non completato nel 2021 a New York nella sciagurata finale contro Medvedev.

Tanto per non farsi mancare niente, diventa anche il campione più anziano a 36 anni e 20 giorni, anche in questo caso superando Rafa Nadal in questa particolare classifica.

In totale Nole sale a quota 94 titoli, agganciando al terzo posto Ivan Lendl.

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