Il tennis in Carrozzina

di Francesco Valentini

 

M. Lauro  n.1  del Tennis FIT  Femmiile 34° ITF

Per raccontare la storia del movimento tennistico in carrozzina occorre partire dalla California e da un giovane sciatore di free style che risponde al nome di Brad Parks. Siamo nel 1976 . In un lasso di tempo relativamente piccolo perciò il tennis in carrozzina è riuscito a coinvolgere migliaia di atleti da tutti i Paesi e tale crescita ad oggi non conosce alcuna sosta.

Ma e’ dal 1992 che il tennis diventa Sport riconosciuto dall ITF Int. Tennis Federation e attualmente comprende piu di 150 eventi in tutto il mondo

In Italia il tennis in carrozzina è approdato all’incirca nel 1987, da un gruppo di ragazzi paraplegici toscani (Enrico Rindi, Massimo Porciani, Alessio Focardi e Silvano Biagi), Quindi è stata la Toscana la regione apripista in seguito il tennis si è sviluppato un po in molte regioni tra cui il Veneto e la Lombardia Che hanno fatto dda apripista per poi svilupparsi anche in altre regioni. .

La nuova attività si diffuse con grande rapidità nel nostro Paese e oggi il tennis in carrozzina conta almeno 170 giocatori agonisti, di cui più di un quarto frequenta assiduamente il circuito internazionale con buoni risultati, e altrettanti non agonistici. Oltre che per la qualità e l’elevato numero di atleti, l’Italia si distingue nell’organizzazione di eventi mondiali. Ogni anno ospita infatti dodici tornei internazionali (alcuni dei quali tra i più importanti al mondo) un circuito di tornei nazionali con 11 tappe e master finale, il circuito Kinder + sport junior wheelchair ed una lunga lista di stage, raduni territoriali, esibizioni e quant’altro.

Nel tennis, a differenza di quasi tutti gli altri sport per disabili, si distinguono solo due categorie: la categoria Open, nella quale possono gareggiare tutti coloro in possesso di una disabilità agli arti inferiori (al suo interno si divide in maschile, femminile e Junior), e la categoria Quad, riservata a coloro che oltre a possedere una disabilità agli arti inferiori ne posseggono anche agli arti superiori che non ha differenziazioni di genere.

Questo è forse il motivo per cui gli atleti Italiani non figurano ai primo posti della Classifica Internazionale.

Per quanto riguarda le regole, l’unica differenza con il tennis dei normodotati è la possibilità di colpire la palla anche al secondo rimbalzo, mentre per tutto il resto non esistono altre differenze di sorta.

Quest’anno i campionati Italiani svoltisi a Torno hanno incoronato vincitore il Bolognese Fabian Mazzei che nonostante i Sei anni di Inattivita è sceso in campo e sbargliato tutti gli avversari.
Mentre nel Ranking internazionale ITF al Primo posto troviamo un Giapponese S.Kuneide,Per trovare un Italiano dobbiamo andare al 40° Luca Arca

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