A Bercy è nata una stella: impresa di Rune, vittoria su Djokovic e numero 10 ranking ATP

di Alessandro Perrone

Il 19enne danese Holger Rune mette la “zampa” sull’ultimo torneo della stagione 2022, il Masters 1000 di Parigi Bercy. In finale, al termine di una vera battaglia su ogni punto, ha battuto il detentore del titolo, il serbo Novak Djokovic, con il punteggio di 3-6, 6-3, 7-5, dopo oltre due ore e mezza di gioco.

Per il serbo, il settimo sigillo al torneo parigino e 39esimo master 1000, dovra’ aspettare: il nuovo re del torneo e’ il giovane olandese Holger Rune.

Per il danese è stata la conclusione di una settimana perfetta con cinque vittorie consecutive contro top 10, unico a riuscirci nella storia nello stesso torneo (ATP Finals escluse). L’ultima è stata la più importante contro il serbo Djokovic, a mezzo servizio nel terzo set per un problema alla gamba sinistra, che è caduto dopo 21 vittorie consecutive nel circuito. L’ultimo a batterlo prima di oggi era stato Nadal al Roland Garros, lo scorso 31 maggio. Per Rune sono numeri da predestinato.

Nel primo set Rune gioca senza una idea ben chiara, forse accusando la tensione per la sua prima, grande, finale della carriera. Il danese subisce break nel quarto game, commettendo ben tre errori nel gioco, e il serbo ne approfitta prendendosi il break. Djokovic fa tutto bene nei successivi turni di gioco al servizio concedendo solo cinque punti al servizio, chiudendo quindi il primo set 36 minuti. Dal secondo parziale, però, la musica cambia. Tutto ruota attorno al primo game: Rune recupera da 0-40, annulla tre palle break e nel gioco successivo guadagna il break di vantaggio, che si rivelera’ decisivo per la conquista del secondo set.

Il terzo set è tra i più belli visti negli ultimi anni, giocato punto a punto. Ancora una volta è emersa la personalità del 19enne danese che ha perso la battuta nel quarto game, ma ha recuperato subito con il controbreak. Il momento decisivo è sul 5-5 e servizio Djokovic: Nole si ritrova avanti 30-0, ma perde quattro punti consecutivi. Il break consente a Rune di servire per il titolo nel game più lungo (17 minuti) e sofferto del match. Ben sei palle break annullate al serbo prima del match point per la gloria.

Per quanto riguarda le statistiche del match, il conto dei vincenti-errori non forzati di Rune è di 42-20 (contro i 36-13 di Djokovic). Il danese chiude l’incontro con peggiori percentuali al servizio (71% con la prima e 48% con la seconda contro l’82%-45% del suo avversario) e anche con meno punti totali (92 contro 97), ma vince soprattutto grazie alla grandissima lucidità sulle palle break a proprio favore (3/3 convertite contro le due convertite da Djokovic sulle 12 occasioni totali).

“E’ come un piccolo sogno che si realizza, anche se ho obiettivi ancora più grandi” ha dichiarato il vincitore nella conferenza post partita.

“Hai meritato la vittoria, hai vissuto una settimana incredibile – spiega Djokovic – Non sono contento che mi hai battuto, ma sono contento per te. Mi piace la tua personalità, ti attende un futuro radioso. Oggi ho perso da un avversario migliore nei momenti importanti, ma c’è sempre una nuova sfida verso cui indirizzarsi”

Per Rune, con questa vittoria,  da lunedì sarà il nuovo numero 10 al mondo e diventa  prima riserva alle Atp Finals, la sfida tra i migliori otto al mondo al via domenica prossima a Torino, scavalcando Hurkacz e Zverev nella Race..

Annata fantatisca per l’olandese, se si tiene conto che aveva iniziato l’anno da n. 103 al mondo

Curiosità

Holger Rune durante questa settimana ha:

  • 5 vittorie di fila a Bercy vs top 10 in un torneo (escluse le ATP finals)
  • Ingresso in top 10 (era N°103 a inizio anno) 
  • Prima riserva alle ATP Finals 
  • Lui e Alcaraz sono gli unici due nel 2022 ad aver battuto Djokovic dopo aver perso il 1° set
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