“Contro: vita e destino di Novak Djokovic”

di Alessandro Perrone

Il 22 marzo e’ uscita nelle libreria l’opera “ControVita e Destino di Novak Djokovic“, un libro di Sperling & Kupfer del giornalista di Eurosport Simone Eterno che tratta di uno dei tennisti piu’ forti e che fanno piu’ “clamore mediatico” del momento: il serbo Novak Djokovic.

Sono 179 pagine di tennis e non solo: il libro e’ stato diviso in 6 sezioni, che mostrano il giocatore serbo in tutte le sue sfaccettature di questi anni: dalla sua infanzia, al suo inserimento nel circuito professionista, al periodo d’oro del tennis del serbo, fino ai recenti eventi “nono sportivi” che hanno avuto Novak come protagonista.

E’ un libro che si legge tutto d’un fiato,  e’ un percorso degli ultimi 10 anni di tennis, che hanno visto il serbo protagonista: un incredibile racconto sportivo, fatto di dolorose cadute (e scivoloni) e improvvise accelerazioni, dietro cui si dipana una straordinaria e controversa vicenda umana.

Leggendo questo libro si riesce a capire realmente chi e’ Novak djokovic, come e’ stata la sua vita prima del tennis, del suo incontro con Jelena Gencic, poi con Niki Pilic, persone che hanno sempre creduto nel suo immenso talento e voglia di emergere, il rapporto con i suoi genitori, che hanno vissuto la guerra in tutto il suo orrore, e hanno sempre creduto e sperato in quel loro figlio che ha sempre voluto diventare il migliore, e non si e’ mai risparmiato negli anni di duri allenamenti, poi  l’incontro fondamentale con Marián Vajda che lo ha condotto alla sua consacrazione come numero 1.

Leggere questo libro e’ come leggere e rimembrare gli eventi tennistici piu’ importanti dal 2011 fino al 2022, eventi in cui Nole ne ha fatto parte nella maggiorn parte degli eventi. Personalmente ho vissuto, come spettatore, quasi tutti gli eventi tennistici di quegli anni, molto dietro un televisore, altri dal vivo (come per esempio gli epici incontri di Wimbledon e di Parigi dove ero li’ come spettatore).

Il libro e’ stato diviso in 6 parti:

Contro tutti: Nole odiato e amato dal mondo del tennis. Wimbledon 2019 e Us Open 2021 sono i palcoscenici dove lui e’ stato l’attore indiscusso. A wimbledon aveva tutti contro, e ha trovato al suo interno l’energia per vincere contro Roger Federer, mentre negli Us Open e’ crollato mentalmente contro il russo Medvedev, ma in gioco c’era lo SLAM, che da troppo tempo manca nel palmares dei giocatori, e il serbo e’ quello che e’ arrivato piu’ vicino di tutti i suoi colleghi.

Contro il Destino: Nole bambino, durante la guerra, e la cantina del nonno dove tutti si proteggevano durante i bombardamenti. Qui c’e’ il bambino Nole che aveva le idee ben chiare del suo futuro. Quel piccolo Djokovic che, quando si presentò alla prima lezione con la sua maestra storica, Jelena Gingic, vestito di tutto punto, come un autentico professionista, anche con le banane nella borsa. «Sei anni compiuti da qualche mese e Novak Djokovic aveva già deciso come cavalcare il proprio destino». Il suo rapporto con Jelena Gencic prima e con Niki Pilic. In questo paragrafo si vede il “nazionalismo” dl serbo che decide di non giocare per altri stati (Inghilterra e anche Italia avevano avuto contatti con i genitori per poterlo fare giocare per i loro paesi). Forse il paragrafo che mostra la coerenza del bambino Nole che si ripropone nel grande Nole.

Contro i piu’ forti: Federer e Nadal. Nole come terzo incomodo tra i due mostri sacri. C’è stato un momento in cui Djokovic aveva un solo Slam in bacheca (Australian Open 2008) mentre Federer era a quota 16 e Nadal a 8. Soltanto un pazzo avrebbe potuto pensare a una rincorsa del genere. Un pazzo, o Novak Djokovic. Un percorso di rincorsa nei confronti dello spagnolo e dell’elvetico che sarebbe stato difficile solo immaginare: 20 SLAM in 10 anni, come una piccola formica che piano piano costruisce i suoi record. Ma Nole non e’ solo 20 Slam, ma e’ uno dei quattro tennisti a essersi aggiudicato almeno due volte tutti i Major insieme, l’unico ad aver vinto almeno una volta in carriera i nove tornei Masters 1000 (nel suo caso due volte), risultato che, a partire dal 2009, l’ATP denomina Career Golden Masters. Nei suddetti tornei ha un record di 11 finali consecutive, da Parigi 2014 a Miami 2016 (con 9 vittorie). In questo paragrafo e’ importante il suo incontro con Vajda che ha trasformato il Serbo in una macchina da guerra, un secondo padre che ha trasformato il modo di giocare del serbo.

Contro se stesso: qui si vede la fragilita’ del serbo in determinate parte della sua carriera. In 5 anni ha vinto tutto quello che poteva vincere, su 26 finali ne vince 22, e perdendo nell’anno un numero di volte che si possono contare su di una mano. Ma tutto questo giocare logora il suo corpo, e, alla fine anche la sua mente. soprttutto dopo che ha perso le Olimpiadi 2012 e 2016 (contro un magico Del Potro), dato il patriottismo che ha sempre avuto nel suo paese. Il divorzio da Vajda, l’entrata nel suo Team di Boris Becker, l’avvento del “guru” Pepe Imaz che lo porta in un periodo sportivo privo di risultati tennistici, terminato solo dopo il ritorno del suo secondo pafre Vajda e il divorzio con il guru. Il rapporto burrascoso con Becker prima, ed Agassi dopo, tanti piccoli retroscena tutti da leggere.

Contro “il record”: il racconto della seconda parte della carriera di Novak: 2018-2022 con un periodo carico di successi, ma la parte centrale di questa parte della sua carriera e’ la famiglia, il rapporto con la moglie Jelena Ristic. Dopo la sconfitta a Parigi contro Marco Cecchinato, si prende una pausa di riflessione con la moglie, e vanno nel monte Rtanj, che Novak  sente come casa sua. “Natura, energia, senso di appartenenza: e’ questa la sua ricetta per ritrovare le risorse mentali e spirituali lasciate per la strada” (pag 116 del libro). Questa vacanza lo rigenera, e si presenta a Wimbledon senza aspettative, e invece lo vinse contro Kevin Anderson, sconfiggendo in semifinale il suo rivale Nadal. Da allora e’ ritornato il Nole mangiatutto del primo periodo.

Controcorrente: qui c’e il  Nole politico, quello che cerca di vivere in simbiosi con la natura, quello che fa beneficenza e che tira una pallata verso un giudice di linea, il ragazzo cresciuto sotto le bombe e quello che in pieno Covid organizza esibizioni – con feste annesse – senza le necessarie precauzioni. Sempre, questo gli va dato atto, assumendosi le responsabilità delle proprie idee e convinzioni, pronto in futuro a rinunciare ad altri importanti appuntamenti agonistici. «Perché i principi che riguardano le decisioni sul mio corpo sono più importanti di qualsiasi titolo, più importanti di qualsiasi altra cosa».  Gli avvenimenti australiani visti dagli occhi oggettivi del giornalista Simone Eterno, che mostra un uomo che non bypassa i suoi principi, anche sapendo che queste decisioni avranno delle conseguenza. Un uomo “contro”, quindi, ma coerente fino in fondo.

Questa opera e’ un vero “must have” per i tifosi di Djokovic, per avere un quadro completo sul loro idolo, i sostenitori dei suoi rivali per vederlo sotto un’altra luce, i semplici appassionati e gli addetti ai lavori per conoscere dettagli meno noti, dimenticati o semplicemente sfuggiti

Un libro che racconta la storia del tennis negli ultimi 10 anni, dove i protagonisti sono l’elvetico Roger Federer, lo spagnolo Rafa Nadal e il serbo Novak Djokovic: non me ne vogliano gli altri protagonisti del tennis di questo periodo descritti in questo libro (Del Potro, Wawrinka, Murray) ma 61 SLAM in 3 significa IL TENNIS.

Un ringraziamento all’ufficio comunicazione della casa editrice Sperling & Kupfer che mi ha permesso di leggere questo fantastico libro di Simone Eterno.

CONTRO, vita e destino di Novak Djokovic; di Simone Eterno, Sperling & Kupfer Edizioni, 180 pagine, 18,90 euro. Disponibile nei migliori distrubutori online e fisici

 

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