di Alessandro Perrone
Epilogo diverso dalle aspettative al primo Master 1000 della stagione in terra americana di Indian Wells: il tennista di casa (il tennista è nato a San Diego), Taylor Fritz, centra la vittoria 21 anni dopo l’ultimo successo stelle e strisce firmato Andre Agassi.
l tennista statunitense ha battuto Rafael Nadal con il punteggio di 6-3 7-6(5) dopo due ore e sei minuti di gioco. Un giorno indimenticabile per Fritz, vittorioso nel torneo di casa e al suo primo successo in un ATP 1000. Lo statunitense, che da oggi è numero 13 della classifica mondiale e alla vigilia dell’incontro ha dovuto fare i conti con un problema alla caviglia, ha interrotto la striscia di venti vittorie consecutive di Nadal. Lo spagnolo ha perso la prima partita del 2022, ma sul centrale di Indian Wells ha combattuto non solo contro Fritz, ma anche con il proprio corpo. Il problema ai pettorali, accusato già in semifinale contro Alcaraz, ha condizionato il match del maiorchino soprattutto nel primo set dove ha perso per tre volte il servizio. Più equilibrato il secondo set, ma Nadal ha giocato a sprazzi con tanti errori, anche nel decisivo tiebreak. Fritz è il primo statunitense che vince Indian Wells dal 2001, quando trionfò Andre Agassi.
Insperata la vittoria dell’amricano, non solo per il valore di Nadal, in striscia aperta e favorito della viglia, ma quanto perché Fritz questa finale sembrava destinato a non doverla nemmeno giocarla. Un disordine alla caviglia rimediato nella semifinale ne aveva impedito l’allenamento nelle ultime ore precedenti alla partita; e solo un miracolo del suo staff medico l’ha messo in campo per la partita contro Nadal; per altro andando – stando alle dichiarazioni del post partita – contro il parere dei suoi stessi allenatori, che avevano consigliato a Fritz di rinunciare a scendere in campo.
Fritz: “Vincere questo torneo è un sogno” Fritz non riesce a trattenere le lacrime alla fine dell’incontro: “Sono lacrime di gioia – ammette -. Vincere questo torneo è un sogno che avevo da bambino, non posso crederci”. Lo statunitense si è poi soffermato sul problema alla caviglia poco prima del match: “È indescrivibile, non ho mai avuto un dolore così forte alla vigilia di una partita. Ho iniziato a urlare dal dolore, avevo le telecamere puntate addosso e non volevo esagerare. È stata un’altalena di emozioni prima del match, ma abbiamo lavorato tanto e non posso essere più contento. Spero che Rafa stia bene”.
“Per vincere questi tornei devi battere i big, io non ci ero mai riuscito, questo è un sogno che avevo da bambino che finalmente si realizza”, ha detto Fritz a fine partita.
Nadal: “Ho provato a lottare, ma non era possibile” Nadal ha accarezzato il sogno del 37° titolo Masters 1000, ma ha dovuto fare i conti con i problemi fisici: “Ho cercato di fare del mio meglio nelle ultime due settimane, ma oggi non era possibile – spiega alla fine del match – Ho provato a lottare fino alla fine. Congratulazioni Taylor, hai giocato molto bene”.
Nadal, una volta tornato in patria, ha fatto tutte le analisi, e gli e’ stata diagnosticata un “frattura da stress al terzo arco costale”, con uno stop forzato di 4-6 settimane: saltera’ quindi Miami e i primi tornei sulla terra battuta in Europa, Montecarlo e Barcellona. Si spera in un suo rientro a Madrid.
In campo femminile vittoria della polacca ventenne Iga Swiatek, che ha battuto la greca Maria Sakkari 6-4 6-1: la ex campionessa del Roland Garros sale in classifica al n.2 alle spalle della leader, l’australiana Ashleigh Barty, assente in California. Ora il circuito si trasferisce a Miami per il secondo Masters 1000. Anche qui sarà assente il n.1 del mondo, Novak Djokovic, che non può entrare negli Stati Uniti non essendo vaccinato contro il Covid.