di Alessandro Perrone
Giornata di grande tennis ieri al Rio Open, torneo ATP 500 in corso sui campi in terra rossa di Rio de Janeiro, in Brasile: lo spagnolo Alcaraz si permette di battere il numero 6 del seeding, il romano Matteo Berrettini con il punteggio di 62 26 62, e successivamente, anche il ligure Fabio Fognini in due set 75 62, raggiungendo la sua prima finale in un master 500.
Torneo, quello brasiliano, in cui il protagonista e’ il tempo, con pioggia scrosciante unita a tempo bello.
Partita molto strana, dominata da Alcaraz nel primo set, dove il giocatore italiano e’ mancato di lucidita’ e del suo colpo fondamentale, il diritto. Pausa a vuoto del giocatore iberico nel secondo set, mentre i colpi del romano, cominciavano a ritornare nella sua racchetta. Dopo il primo game del terzo, appannaggio di Alcaraz, la pioggia diventa protagonista, e i giocatori vanno negli spogliatoi. Una pausa di riflessioni di crica due ore non puo’ che fare bene al giocatore spagnolo, che al ritorno in campo si dimostra il “killer” del primo set, dominando il terzo set e conquistandolo con il punteggio di 62. E’ stato il “valzer” delle palle corte, con recuperi spettacolari da tutti e due i contendenti.
Dopo aver eliminato Matteo Berrettini nei quarti, Carlos Alcaraz batte anche Fabio Fognini in semifinale – match giocato nella notte causa il ritardo dovuto alla pioggia – qualificandosi per la finale del torneo. Fognini, numero 38 del mondo, finalista a Rio nel 2015, si è arreso 6-2 7-5 al 18enne spagnolo, 29 del ranking e 7 del tabellone, in un’ora e 45 minuti di gioco.
Dopo un primo set completamente dominato dal giocatore spagnolo, nella seconda parte di match Fognini si spinge fino al 4-1, provando a rimandare tutto al terzo, ma la reazione del talentuoso spagnolo non tarda ad arrivare. La rimonta di Alcaraz è decisiva e gli permette di approdare alla sua seconda finale in carriera dopo quella vinta ad Umago nel 2021.
Significa molto per me”, ha detto Alcaraz dopo la partita. “Mi sono sorpreso di poter vincere due partite di fila nello stesso giorno. È dura vincere una partita, due è ancora più difficile“. “Sono davvero concentrato sulla finale”, ha poi anticipato Alcaraz. “So che sarà una finale davvero difficile contro Diego. Sta giocando bene e gioca davvero un buon tennis sulla terra battuta. Sono davvero entusiasta di giocare”.
In finale, la sua prima in un master 500, Alcaraz se la vedrà con l’argentino Diego Schwartzman, numero 14 ATP e terzo favorito del seeding, che in semifinale ha superato il connazionale Francisco Cerundolo 7-6 (4) 6-3.