Australia, protocollo anticovid: La legge e’ uguale per tutti? No, Si, forse

di Alessandro Perrone e Elena Montin

C’è il campione, detentore del titolo Australian Open, c’è la Politica, c’è il virus, c’è un torneo di tennis che sta per cominciare, ci sono i tifosi, c’è una città con un alto tasso di vaccinati, ci sono leggi, regole e restrizioni e poi c’è il mondo che assiste al caso Novak Djokovic. Sembra una trama di un film, ma invece e’ realta’…

Ecco la trama di questo film-realta’:

La regola, ferrea,  dice che chi non e’ vaccinato non puo’ andare in Australia e giocare al primo Slam della Stagione: e il tennista serbo fa parte dei “non vaccinati”.

Il numero uno del tennis mondiale infatti non è vaccinato e per questo motivo lo Stato di Victoria, dove si trova Melbourne non gli ha concesso il visto di lavoro, negandogli l’ingresso in Australia. L’organizzazione del torneo, in barba a tutte le regole ferree da lei imposte,  l’aveva autorizzato a giocare “con un’esenzione”, pur se non vaccinato.

La polemica sulla possibile “corsia preferenziale” si è infranta quando i funzionari dell’Australian Border Force (ABF) hanno annullato il visto perché non ritenuta idonea la documentazione di esenzione dal vaccino anti-Covid. Il pronto ricorso del serbo sulla decisione non si e’ fatto attendere e ora si aspetta il giudizio del giudice Kelly che dovrà pronunciarsi lunedì.

“Il suo visto è stato cancellato. Le regole sono regole, nessuno è al di sopra”, ha detto il primo ministro australiano Scott Morrison.

Al momento il serbo ha trascorso la notte in un albergo, utilizzato dalle autorità australiane per alloggiare gli immigrati, mentre i suoi avvocati lavorano al ricorso. Tutt’intorno volano accuse e scattano i controlli anche sugli altri giocatori che dovranno partecipare al torneo Australian Open in programma dal 17 al 30 gennaio.

La vicenda ricorda un po’ il film The Terminal. Djokovic è arrivato all’aeroporto di Tullamarine in piena notte. Non essendo vaccinato non gli è stato permesso di mettere piede su territorio australiano: lo hanno accompagnato in una stanza dell’aeroporto dove è stato interrogato per 6 ore dalle autorità di frontiera non è stato in grado di dimostrare agli ufficiali prove evidenti che giustificassero la sua richiesta di “esenzione” dal vaccino.

Al di là della possibilità, concreta, di saltare l’Australian Open stroncando sul nascere la possibilità di rincorrere un’altra volta il Grande Slam, e rischiando il trono mondiale, Djokovic rischia, secondo la legge australiana molto rigorosa in termini di politiche di immigrazione, tre anni di “squalifica” (pena comminata a tutti coloro trovati in possesso di visto irregolare), ovvero di non poter fare più ingresso sul territorio australiano.

Djoko ha scelto di andare in Australia evidentemente ritenendo che bastava l’autorizzazione degli AO ma scordandosi le dure leggi di frontiera Australiane, sperando che, come sarebbe capitato in altri paesi, “al personaggio famoso tutto si puo’ concedere”.. nessuno può saperlo con esattezza. Credo altrettanto sia una sua scelta rimanere lì in attesa dell’esito del ricorso. L’alternativa che sicuramente gli avevano dato era di tornare dritto a casa. Quindi se e’ ancora lì .. e chiaramente non può essere in una suite a 5 stelle in centro città, è perché ritiene di avere delle chance di essere ammesso, grazie allo stuolo di avvocati che lo segue.

Da sportivo ritengo l’intera vicenda scandalosa .. corticircuito totale fra AO e governo (l’eventuale autorizzazione a giocare doveva avere le stesse basi di accettazione anche per entrare nel paese) ma anche fra AO e Djoko. Non ci possono essere regole diverse ad personam. Djoko .. il più forte giocatore sicuramente, ma incapace di essere un esempio di correttezza e rispetto delle regole. Se le regole non erano corrette poteva lottare perché fossero cambiate per tutti e non solo per lui. Insomma ne escono tutti abbastanza male.

Nella situazione del serbo ci sono tanti altri giocatori, che, decidendo di non vaccinarsi, hanno accettato le conseguenze di un tale decisione. Magari a questi giocatori il montepremi degli Australian Open, anche se sconfitti nelle quali, avrebbero fatto comodo.

Vedremo come si evolveranno gli eventi….

 

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