3 domande a …. Marco Panichi

di Alessandro Perrone

Marco Panichi da quasi trent’anni è uno dei preparatori atletici più importanti del panorama mondiale. Da due generazioni lavora con tennisti del circuito ATP e WTA e dal 2017 ha iniziato la sua collaborazione con l’attuale numero uno del mondo, il serbo Novak Djokovic.
È un ex-atleta professionista, 2 volte campione italiano di salto in lungo. Ha collaborato con numerose federazioni tennistiche, tra cui italiana, cinese, israeliana e tedesca. È consulente di importanti accademie di tennis come Sanchez-Casal e IMG. Ha lavorato come personal trainer con molte stelle del tennis (es. Simone Bolelli, Fabio Fognini, Roberta Vinci, Svetlana Kuznetsova, Philipp Kohlschreiber, Ivo Karlovic, Leonardo Mayer, Alessandro Giannessi, Li na, Francesca Schiavone)

 

    1. Come e’ cambiata la preparazione atletica negli ultimi 30 anni nel mondo del tennis e di conseguenza con che frequenza e come un preparatore atletico deve aggiornarsi?
      La preparazione negli sport e specificatamente nel tennis è cambiata enormemente l, questo grazie alle ricerche scientifiche e alle innovazioni tecnologiche. oggi noi operatori del settore conosciamo meglio la macchina umana, per esempio come risponderà a determinati stimoli, come puo ottimizzare il recupero etc etc, e abbiamo la possibilità di testarla e controllarla molto piu specificatamente e questo ovviamente ottimizza l’allenamento e quindi la performance dei nostri atleti
    2. Se dovesse descrivere il suo “allievo” Novak Djokovic, come lo definirebbe
      Sintetizzando un alieno 🤣🤣🤣
      A parte gli scherzi è un atleta molto intelligente, che ascolta molto il suo corpo, che è alla ricerca di quello che puo aiutarlo ad esprimere sempre il meglio di se. Inoltre ha una capacità unica nel alzare il livello nel momento che serve, questo vale sia si parli di allenamento, di match o anche piu semplicemente di qualsiesi competizione anche piu “profana” tipo dalle partite a carte o giochi vari
      Ovvio la componente genetica ha il suo grande peso, ma la sua disciplina e volontà lo fanno diventare unico
    3. Quanto conta, secondo lei, nel tennis moderno, la componente tecnica, quella fisica e quella mentale?
      Ognuna di queste componente conta al 100% .Non possiamo considere l’una avulsa dalle altre, se nn sei pronto fisicamente mentalmente non sarai in grado per esempio di sopportare le pressioni di una partita, e viceversa, se nn sei allenato a gestire carichi emotivi la tua performance atletica ne risentirà pesantemente. quindi dobbiamo considerare l’atleta come una unità complessa dove il fisico, la tecnica e la mente devono essere allenate tenendo conto del loro modo di interagire  ed influenzarsi a vicenda
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