di Alessandro Perrone e Andrea Lanzavecchia
Dopo tanto, tanto tempo, il tennis ad alto livello torna nella citta’ scaligera. Dal 16 al 21 agosto il circolo AT Verona ha ospitato una tappa del challenger tour: buona la partecipazione, tra cui spicca quella del nostro Paolo Lorenzi, assieme ad alcune delle promesse del tennis del futuro, sia italiani che no.
Inaugurato nel 1988 come torneo dell’ATP Challenger Series, si disputarono le prime tre edizioni fino al 1990 e non fu giocato dal 1991 al 2020. È stato reinserito nel calendario Challenger nel 2021 con il nuovo nome Internazionali di Tennis Verona nella categoria Challenger 80.
L’ultima edizione, quella del 1990, vide la presenza del giocatore di casa, Corrado Aprili lottare fino alle semifinali. A vincere il torneo fu l’olandese Richard Krajicek, che si aggiudicò poi il torneo di Wimbledon nel 1996, arrivando alla quarta posizione assoluta nel ranking mondiale nel 1999.
La flotta italiana al torneo e’ ben fornita, guidata dal senese Lorenzi insieme a Matteo Viola, Zeppieri, Forti, Bortolotti, Riccardo Bonadio, Lorenzo Giustino e Andrea Arnaboldi.
Il circolo
Circolo in centro a verona, una struttura molto bella, caratterizzata da 7 campi in terra battuta, di cui un centrale favoloso, circondato dal verde. Un circolo che offre inoltre una clubhouse e piscina. Una struttura costruita negli anni 30, con una storia tennistica che ha pochi pari nella nostra regione.
Cronaca della giornata
Mercoledi’ scorso, assieme al mio amico, e anche autore di articoli in questo blog, Andrea Lanzavecchia, siamo andati a vedere questo torneo: primo torneo professionistico dopo la pandemia che riusciamo a vedere dal vivo.
Dopo una ora di macchina, tante discussioni sul tennis di ieri e di oggi, di quello che ci aspettavamo di trovare nella circolo scaligero, siamo arrivati, abbiamo parcheggiato in un viuzza laterale del torneo, e ci siamo presentati.
All’entrata, ci misurano la temperatura, e chi chiedono il greenpass per poter vedere le partite all’aperto. Purtroppo nel sito non c’era scritto, e il sottoscritto, che ha prenotato il vaccino per fine agosto, si e’ dovuto andare a fare il tampone rapido in farmacia. Piccolo particolare, sarebbe stato bello fosse scritto nel sito del torneo.
Dopo aver trovato la farmacia che mi ha fatto il tampone, da cui si evince che sono negativo al coronavirus, siamo entrati e ci siamo fondati al centrale dove era iniziata la partita del nostro Paolo Lorenzi il croato Nino Sedarusic. Ci siamo seduti e ci siamo goduti la partita, tra una discussione e l’altra. Per la cronaca il giocatore senese ha perso in due set (63 61) al termine di una partita caratterizzta da un primo set molto intenso, caratterizzato da colpi spettacolati fatti dai due giocatori, e da un secondo set in cui l’italiano ha abbassato di tanto il suo livello di gioco, dando strada libera alla vittoria del giocatore croato.
Alla fine della partita, ci siamo intrattenuti per un paio di minuti con Paolo Lorenzi.
Subito dopo siamo andati nei campi 4 e 5 per vedere i match in programma, e ammirare del tennis di ottimo livello giocato da giocatori “non tanto famosi” come il francese M. Janvier che giocava contro il russo T. Gabashvili, oppure il portoghese G. Elias che giocava con l’italiano F. Forti.
Tennis molto interessante nei campi 4 e 5, ci siamo intrattenuti per un paio di orette, per vedere giocare Zeppieri, giocatore italiano di cui parlano molto bene, contro il kazako Dimitry Popko. Partita molto interesante, conclusasi con la vittoria del kazako in tre intensi set con il punteggio di 75 26 62
Dopo un giro tra i campi di allenamento del tornei, e una altra piccola visita tra i campi di gioco, alle 17 ci prepariamo a tornare a casa, felici di avere visto, dopo tanto tempo, del bel tennis dal vivo.
I risultati della giornata
Con la vittoria netta di Riccardo Bonadio (61 64 sul bosniaco Nerman Fatic) si è conclusa la terza giornata degli Internazionali di Tennis di Verona che si avvicinano alle semifinali: sono otto i giocatori rimasti nel torneo di singolare, la testa di serie Carlos Taberner (che ha battuto 63 63 Pavel Kotov); il francese Maxime Janvier; il danese Holger Rune; Riccardo Bonadio (ultimo italiano nel torneo di singolo); il portoghese Gastao Elias; il croato Nino Sedarusic (che ha eliminato il nostro Paolo Lorenzi che oggi a Verona ha dato ufficialmente l’addio al tennis giocato); l’inglese Jay Clarke e, infine, il giovane kazaco Dimitry Popko. Domani Bonadio incontrerà il danese Rune che oggi ha eliminato il quotatissimo brasiliano Pucinelli De Almeida.
Nel torneo di doppio, restano in gara due giocatori italiani: Alessandro Motti che in coppia col tunisino Malek Jaziri affronterà in un drammatico derby il giocatore “di casa” Marco Bortolotti in coppia col colombiano Cristian Rodriguez. Questi i risultati della giornata
Secondo turno del singolare:
- [1] C. Taberner (ESP) d P. Kotov (RUS) 62 46 61
- [2] D. Popko (KAZ) d [WC] G. Zeppieri (ITA) 75 26 62
- N. Serdarusic (CRO) d [3] P. Lorenzi (ITA) 63 61
- [4] H. Rune (DEN) d [Q] M. Pucinelli De Almeida (BRA) 62 63
- [5] J. Clarke (GBR) d R. Quiroz (ECU) 64 64
- [6] M. Janvier (FRA) d T. Gabashvili (RUS) 62 62
- [8] G. Elias (POR) d [Q] F. Forti (ITA) 62 64
- R. Bonadio (ITA) d [Q] N. Fatic (BIH) 61 64
Primo turno del doppio:
- E. King (USA) / M. Schnur (USA) d [2] L. Martinez (VEN) / A. Vavassori (ITA) 36 63 11-9
- [4] L. Margaroli (SUI) / G. Oliveira (POR) d D. Vega Hernandez (ESP) / M. Vervoort (NED) 46 76(5) 11-9
- J. De Jong (NED) / T. Van Rijthoven (NED) d N. Mejia (COL) / R. Quiroz (ECU) 63 64
- O. Luz (BRA) / M. Pucinelli De Almeida (BRA) d N. Barrientos (COL) / J. Ocleppo (ITA) 76(3) 62
Considerazioni personali
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Giornata molto bella, diversa dal solito, dopo tanto tempo.Vorrei terminare questo racconto con delle considerazioni personali circa l’organizzazione del torneo.
Location molto bella, con un centrale ” a mo’ di arena”, con ai lati, in alto, delle belle poltrone comode da bar con tavolino, e ai lati del campo delle file di sedie “di ferro” attaccate al prato e sedie di plastica: data l’importanza del torneo, magari avrei fatto delle altre scelte per le sedie.
Centrale molto bello e spettacolare, ma campi 4-5 molto anonimi, con pochi posti a sedere, e molte volte sedie in plastica molto scomode. C’era un campo di allenamento (credo fosse il 2) molto bello esteticamente, al di sotto del livello del “centrale”, con una scalinata per arrivarci, vicino alla piscina, che avrebbe dato una visuale del torneo molto migliore. Oppure, secondo me, sarebbe stato molto meglio usare gli altri due campi usati per allenamenti, come campi principali, dato che non erano esposti sulla strada, e quindi non si sentivano i rumori assordanti delle macchine che passavano.
Al di sotto del giudice di sedia c’era un frigorifero “da mare”: potevano mettere magari dei frighi un po’ piu’ importanti, data la manifestazione.
Piccole pecche, almeno dal mio personale punto di vista, che ho voluto condividere con voi, ma dopo un anno senza tennis dal vivo, forse sono stato troppo cattivo.
Giornata molto bella, ci voleva proprio.