di Elena Montin
Un Italiano alza il trofeo dell’ATP 250 di Sardegna: e’ il torinese Lorenzo Sonego che ha battuto in tre set (2-6, 7-6, 6-4) il serbo Laszlo Djere al termine di una partita maratona di tre ore e un minuto.
Primo set molto sofferto, dato il muro che ha messo il serbo, che ha impedito a Lorenzo di fare il suo gioco. Due Break e il set e’ andato nelle mani del serbo.
Nel secondo Sonego ha cominciato a fare breccia nel muro dell’avversario, mettendolo in difficolta, anche se molte volte il dritto dell’azzueeo lo ha tradito. E’ rimasto sempre in campo, ha ragionato colpo dopo colpo, e ogni tanto si intravedeva il suo sorriso che denotava tranquillita’ interna. Si e’ arrivati al tie break, dopo che 5 pari si è trovato sul 15-40. Tie break iniziato in sordina, che poi ha trovato nel minibreak decisivo sul 5-5, per poi concluderno con il servizio a 7-5.
Terzo set combattutissimo, con un break al quinto game che lo porta avanti: da lì Sonego non ha più mollato la presa per il 6-4 che vale sorpasso e titolo.
Game set Match, e subito e’ andato ad abbracciar il suo coach storico, Gipo Arbino, la sua ragazza che erano sugli spalti a gioire per i punti splendidi fatti dal torinese, e a disperarsi quando faceva degli errori.
Il percorso di Lorenzo nel torneo e’ stato sempre in salita, con incontri vinti con la determinazione e la voglia di lottare e vincere nel rettangolo di Gioco, propria del nostro atleta. E Arrivato al termine di un torneo che lo ha visto battere il francese Simon (6-4 6-1), il tedesco Hanfmann (3-6 7-6 6-3) e l’americano Fritz (6-4 5-7 6-1), prima della finale con il serbo Djere.
“Volevo vincere a tutti i costi – ha detto – anche per onorare il fatto che giocavamo in Italia. È stata una battaglia, sono molto stanco ma sono felicissimo e carico per il prossimo impegno a Montecarlo. Sono contento di aver bissato il successo in Italia del 2006 di Volandri”. “Sapevo quanto fosse difficile – ha continuato- Djere era molto in forma e si è visto da come è partito. Ho cambiato strategia stando più vicino per rispondere e migliorando il servizio: era importante per comandare il gioco”.