Hurkacz vince il Miami Open: Infranto il sogno di Sinner, almeno per il momento

di Alessandro Perrone

Hubert Hurkacz ha vinto la finale del torneo Masters 1000 di Miami, sul campo in cemento dell’impianto dell’Hard Rock Stadium (la “casa” dei Miami Dolphins di football NFL) in Florida, primo Master 1000 dell’anno: il tennista polacco ha battuto, in poco meno di due ore,  in due set con il punteggio di 7-6 6-4 l’italiano Jannik Sinner, in una partita bella, ma non spettacolare, come molti tifosi si aspettavano.

Il sogno dell’italiano, che ha avuto una settimana di ottimo tennis. si e’ infranto nella finale contro l’amico di doppio Hurkacz, che si e’ dimostrato molto intelligente, tennisticamente parlando, a fare in modo che il tennista azzurro facesse il suo gioco, che lo ha portato alla finale. Intelligenza tattica uniti a dei colpi che hanno messo in difficolta’ il suo aersario, a cui ha impedito di giocare i punti findamentali con la sua solita freddezza e sagacia.

Fare una analisi della partita non e’ facile, si e’ visto subito che non era il sinner delle grandi occasioni, molto falloso, ma bisogna dare atto che la sconfitta non e’ assolutamente demerito dell’italiano, ma i meriti li prende sicuramente il suo aversario che, conoscendolo molto bene, ha preparato bene la partita.

L’azzurro parte male, troppo teso e contratto per incidere e così il polacco allunga 3-0. Sinner reagisce e ritorna in partita sul 3-3, costringendo Hurkacz a un set molto combattuto, perso dall’altoatesino al tie-break. Durante il primo set, il polacco ha avuto molte chance, durante il turno di servizio dell’italiano, di strappargli il servizio, ma l’altoatesino ha giocato i punti importanti come solo lui sa fare, riuscendo a recuperare i punti di svantaggio. Addirittura il portacolori italiano e’ riuscito a brekkare il polacco sul 5-5 portandosi a servire per il primo set, ma il suo avvesario ha giocato un game incredibile sul servizio dell’italiano, riuscendo a portare il pimo set al tie break.

Il tie break, invece, e’ stato giocato molto bene dal polacco, che si e’ portato subito in vantaggio, e alla fine lo ha vinto con il punteggio di 74. Anche nel secondo set gli errori del tennista 19enne si ripetono, va sotto 0-4, poi, Sinner rischia di finire sotto 5-0 ma salva due palle break e alla fine risale fino al 3-4 dallo 0-4, recuperando uno dei break di svantaggio. Da lì in poi Hurkacz non rischia più e porta a casa la finale.

Ha fatto molti errori, la battuta è stato il suo punto più debole, si è difeso come ha potuto; ha anche avuto dei guizzi alla Sinner, che hanno fatto sperare potesse riprendere in mano la sfida, ma in verità contro il suo migliore amico nel circuito, e ogni tanto anche compagno di doppio e pure di allenamento, non c’è stata partita.

Durante la premiazione, non potevano mancare i complimenti dell’azzurro: “Congratulazioni a ‘Hubi’ per questi 10 giorni, hai mostrato tutto il tuo talento e sono orgoglioso della persona che sei. Dico che sei il mio migliore amico nel circuito, spero che giocheremo ancora il doppio insieme. Complimenti anche al tuo team, stai facendo un bellissimo lavoro e hai uno splendido futuro. Ne sono convinto”. Ringraziamenti di rito all’organizzazione del torneo e una riflessione sul momento in tutto il mondo: “Purtroppo il periodo è triste per ciò che succede nel mondo, quindi è stato bello vedere un po’ di pubblico: è importante per noi giocatori“. L’ultima riflessione per il team: “Li ringrazio, nelle ultime due settimane siamo migliorati molto. Oggi non è stata la nostra giornata. Voglio ringraziarvi insieme a tutti quelli che guardano da casa. Torneremo più forti

Ha replicato l’amico-rivale, incitore del torneo: “Congratulazioni Jannik, sei un ragazzo fantastico dal futuro radioso e con un grande team. Davvero complimenti, hai fatto un grandissimo lavoro questa settimana. È stata dura vincere con te. Grazie al mio team, al mio coach e al pubblico. È così importante che siate potuti venire a fare il tifo per noi. Ringrazio il direttore del torneo, gli organizzatori, i raccattapalle e i volontari. Grazie agli appassionati, spero vi sia piaciuta la partita”.

A Miami il polacco ha avuto un tabellone difficilissimo: ha messo in fila all’esordio (direttamente al secondo turno) lo statunitense Denis Kudla, n.123 ATP, poi i canadesi Denis Shapovalov, n.11 ATP e sesta testa di serie, e Milis Raonic, n.12 ATP e 12esimatesta di serie, quindi nei quarti il greco Stefanos Tsitsipas, n.5 del ranking e 2 del seeding, ed in semifinale il russo Andrey Rublev, n.8 del ranking e 4 del seeding, sconfitto 63 64. In tutto il torneo ha perso solo due set: il primo contro Raonic ed ancora il primo contro Tsitsipas (con il quale era indietro di un break anche nel secondo parziale).

Terzo successo in altrettante finali per Hubert. Il giocatore polacco (196 centimetri per 81 chili) allenato da Craig Boynton aveva il trofeo a Wiston-Salem nel 2019 e a Delray Beach lo scorso febbraio.

Con la vittoria al Master 1000 Hubert si porta a casa un bel gruzzoletto di soldi (€ 251.169) e  1000 punti ATP, che gli garantiscono, da lunedi’ prossimo,  il numero 16 del ranking, mentre il tennista italiano guadagna € 138.092  e 600 punti ATp, che lo porteranno, da lunedi’, al numero 21 del ranking ATP, diventando solo il sesto adolescente dal 2010 a entrare nella Top 30.

Il cammino di Sinner nel torneo americano è stato spettacolare: esordio al secondo turno, vittoria sul francese Gaston, ma molto più significativa è stata quella sul russo Khachanov, n°22 Atp. Poi è toccato al finlandese Ruusuvuori, al kazako Bublik e a Bautista Agust. Prima della finale, come Hurkacz, aveva lasciato solo due set in tutti il torneo.

Il tennista altoatesino, con la finale di Miami, oltre che essere a ridosso dei primi 20 giocatori ATP, nella Race per le Atp Finals a Torino si ritrova al 7° posto, sorpassato proprio da Hurkacz ma sempre in corsa. Dall’agosto 2020, dopo la ripresa del tennis fermato dalla pandemia, Jannik ha vinto 30 partite, due tornei e perso la finale di un ‘Mille’ oltre ai quarti raggiunti in uno Slam a Parigi. Non ha ancora vent’anni, ma i numeri sono quelli di un big.

Appuntamento sulla terra battuta, e credo che ne vedremo delle belle…

 

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