di Alessandro Perrone
L’ATP ha ufficializzato le modalità di calcolo del ranking in vista della stagione 2021. Prima di andare a esaminarle, vale la pena di ripercorrere le varie tappe che hanno portato a quest’ultima modifica.
A marzo, a causa dell’emergenza mondiale Covid-19, l’associazione dei giocatori si è infatti vista costretta prima a sospendere i tornei fino al mese di agosto, con la relativa cancellazione di molti tornei, e, conseguentemente “congelare” le classifiche (a partire dal 16 marzo) dal momento che era impossibile per tutti guadagnare punti. Anche per quanto riguarda statistiche e record (numero di settimane al numero uno et similia) il conteggio si è temporaneamente arrestato. Il congelamento è stata una prima, momentanea, misura d’emergenza cui doveva necessariamente seguire una mini riforma che garantisse una transizione quanto più possibile equa e indolore al momento della ripartenza del circuito.
In previsione del ritorno alla competizione di agosto, le classifiche, che tradizionalmente operano sulla base dei “Migliori 18” risultati nelle ultime 52 settimane, terranno ora in considerazione un periodo di 22 mesi (marzo 2019 – dicembre 2020). Il ranking è stato infatti congelato dal 16 marzo 2020, pochi giorni dopo la sospensione dell’ATP Tour a causa della pandemia di COVID-19.
Il sistema di classificazione rivisto mira a raggiungere i seguenti obiettivi chiave:
- Essere flessibile ma corretto nei confronti dei giocatori di tutti i livelli, considerato il numero ridotto di punti disponibili in base al calendario provvisorio rivisto 2020.
- Garantire stabilità ai giocatori che non possono o preferiscono non competere nel 2020 per motivi di salute e sicurezza.
- Avere un sistema in grado di adattarsi a ulteriori cambiamenti nel calendario, se necessario.
- Premiare i giocatori che ottengono buoni risultati dopo la ripresa del Tour nel 2020.
- Poter ristabilire il principio di difendere i punti-torneo settimana per settimana nel 2021, mantenendo la mobilità dei giocatori nelle classifiche.
I Best 18 tra il 2019 e il 2020 – Gli elementi chiave del sistema delle classifiche rivisto sulla base di 22 mesi (anziché 52 settimane) sono i seguenti:
- La classifica di un giocatore sui suoi migliori 18 risultati (“Best 18”) tra marzo 2019 e dicembre 2020.
- Un giocatore non può tener conto due volte dei punti ottenuti nello stesso torneo di nella sua suddivisione “Best 18”. Ad esempio, un giocatore che ha giocato agli Internazionali BNL d’Itala nel 2019 e che gioca di nuovo a Roma nel 2020, dovrà tenere buono il migliore tra i due risultati ottenuti.
- I punti ottenuti nei tornei del 2020, che vanno a formare la classifica del giocatore, rimarranno nel suo ranking per 52 settimane, o fino a quando l’evento in questione verrà giocato nuovamente nel 2021, a seconda di quale delle due situazioni si verifichi prima.
A ottobre, l’estensione è stata ulteriormente prolungata fino alla settimana del 1° marzo 2021, inclusa. La partecipazione ai tornei rimarrà pertanto non obbligatoria anche nei primi due mesi del 2021.
Come funzionerà dunque il ranking ATP nel 2021?
Ai fini del calcolo del ranking di un giocatore, verranno presi in considerazione 19 risultati e non 18 come negli anni passati. Questi includono i quattro Slam, gli otto Masters 1000 obbligatori (escluso dunque Montecarlo) e i sette migliori risultati ottenuti negli altri tornei (Rolex Montecarlo Masters, ATP Cup, ATP 500, ATP 250, Challenger, ITF). Le ATP Finals 2021 conteranno come evento addizionale per coloro che si qualificheranno.
Ai fini della qualificazione alle ATP Finals di Torino e alle Next Gen ATP Finals di Milano, verranno considerati i punti raccolti nel corso dell’anno solare. Le due Race saranno dunque stilate sulla base dei soli risultati ottenuti nei tornei del 2021. C’è dunque la possibilità che a fine anno la posizione di un giocatore nella Race to Turin non coincida con il suo ranking ATP.
I giocatori che hanno preso parte allo stesso evento due volte nell’arco dei 24 mesi dell’estensione (marzo 2019 – marzo 2021), si vedranno conteggiare i punti derivanti dal migliore risultato tra i due. Se ben interpretiamo la regola, i punti dei tornei che non si sono disputati nel 2020 e che hanno una collocazione in calendario successiva alla settimana del 1° marzo 2021 scadranno regolarmente. Per esempio, Fabio Fognini non potra’ mantenere i 1000 punti della vittoria a Montecarlo del 2019 nel caso non dovesse replicare il successo nella prossima stagione, visto che il torneo si gioca tradizionalmente ad aprile.