di Alessandro Perrone e Elena Montin
Primo Master 1000 post lockdown, ma il risultato sembra non cambiare. Il serbo supera il canadese Raonic in finale con il punteggio di 1-6 6-3 6-4 dopo una battaglia di 2 ore e 2 minuti, conquistando il 35° titolo Masters 1000 (come Nadal).
Il numero uno del mondo, al terzo titolo su tre tornei giocati in stagione, mantiene la sua imbattibitlità in questo 2020, 23 incontri vinti senza nessuna sconfitta, ma completa soprattutto il Career Golden Masters (vittoria di tutti i Master 1000) per la seconda volta.
Mai nessuno aveva vinto tutti i tornei di questa categoria, figurarsi due volte.
“Gli ultimi tre-quattro giorni ho avuto dei problemi fisici, sono orgoglioso di questa vittoria. Serve così bene da mettere pressione sul tuo turno di servizio,” ha detto nell’intervista post-match. “Siamo grati per l’opportunità di poter competere di nuovo; per me poi c’è il bonus di farlo sulla mia superficie preferita vincendo il torneo. Ci stiamo ancora abituando a queste condizioni, sono davvero insolite, ma tutti stanno facendo del proprio meglio per far sì che possiamo continuare a giocare”.
“Novak, io sono contento se inizio la stagione con tre vittorie di fila, tu ne hai 23! Sono grato che il tennis sia tornato nonostante tutti problemi creati dal Covid,” ha detto Raonic nel discorso di premiazione, per poi commentare sull’attuale situazione degli Stati Uniti: “In Canada, tutti si possono sentire sicuri quando camminano per la strada, spero che in America ci possano essere dei cambiamenti che consentano a ogni uomo, donna e bambino di colore possa sentirsi altrettanto sicuro”.
Djokovic ha rivolto un ringraziamento particolare al suo fisioterapista, Ulises Badio: “Uli ha fatto un grande lavoro ieri sera e stamattina per rimettermi in piedi. Goran, sei il miglior coach del mondo ma il peggior giocatore di Uno! Voglio salutare tutti gli appassionati di tennis a Cincinnati, siete una delle ragioni per cui facciamo questo lavoro e speriamo di vedervi presto”. Anche il serbo ha poi chiuso con un messaggio di pace.
Ottantesimo torneo vinto in carriera per Djokovic su 114 finali, trentacinquesimo Master 1000 come detto (su 51) e vantaggio incrementato su Nadal in classifica (+1010 punti) – settimana N.284 in vetta in arrivo, Sampras è sempre più vicino a 286. Per Raonic quarta sconfitta su quattro finali di categoria, quindicesima su 23 finali, ma grande balzo di classifica, +12 fino al diciottesimo posto.
Per completezza di informazione il titolo femminile invece è andato a Vika Azarenka che ha avuto via libera del forfait di Naomi Osaka che non è potuta scendere in campo per lo stiramento di un tendine del ginocchio sinistro. Per la Azarenka è il primo successo Wta da Miami 2016 quando superò in finale la russa Svetlana Kuznetsova, e il 21esimo in carriera.
Nella competizione di doppo maschile la coppia Pablo Carreño, Alex De Minaur hanno battuto Jamie Murray, Neal Skupski con il punteggio 62 75.
Il doppio femminile e’ stato appannaggio della coppia Peschke K. / Schuurs D. (testa di serie numero 3) che ha sconfitto la coppia Melichar N. Xu Y-F (testa serie numero 2) con il punteggio di 61 46 10-4