Di Andrea Lanzavecchia
Anche nel ricco(?) mondo del tennis mondiale, non mancano le polemiche quando si tratta, causa pandemia mondiale, di aiutare o meno economicamente i colleghi.
L’idea lanciata da Novak Djokovic e approvata da Roger Federer e Nadal di creare un fondo per aiutare i giocatori con una classifica meno importante e privi di qualsiasi reddito durante il lockdown del tennis per la pandemia di Covid-19, non è approvata da tutti. Anzi.
Domenick Thiem si è detto del tutto contrario, perché secondo lui “non sono tutti dei veri professionisti”, i tennisti.
“Nessuno di questi giocatori scarsamente classificati sta lottando per sopravvivere – spiega Thiem, attuale numero 3 del ranking Atp, – Tutto l’anno vedo molti che non danno tutto al tennis e non sono molto professionali. Non vedo perchè dovrei dare loro dei soldi”.
Bel dilemma e coraggiosa e, probabilmente, impopolare posizione presa dall’austriaco
Credo che arrivare al numero 3 del ranking mondiale è questione di talento, bravura, impegno, fortuna, non di scelta.
La scelta fatta da Thiem, quella di intraprendere la carriera tennistica, lo ha premiato.
La scelta(il sacrificio?) fatta dalla nonna ha premiato la nonna(vendette un appartamento a Vienna, per aiutarlo)
Immagino sia facile capire che ci son tante nonne che han deciso di aiutare il nipote, ma poche han fatto bene (economicamente parlando, intendo).
Decidere, in giovane età, di intraprendere una carriera sportiva è una scelta, e nel momento in cui hai scelto sai più o meno cosa ti aspetta e che, soprattutto, potrebbe non essere stata la scelta giusta.
Sarebbe bello se si avesse lo stesso coraggio nello scegliere, una volta intuito che la strada intrapresa non era la retta via che ci si augurava, di battere in ritirata e, sfruttando la ancora relativa giovane età, fare altro.
Se a 27 anni navighi ancora intorno alla posizione #275, significa che hai fatto due scelte: la prima, quella di provarci. La seconda, in età più matura, quella di perseverare. E se fai una scelta, te ne assumi le responsabilità. Se ne fai due, te ne assumi il doppio.
Aperto a dibattito, ma secondo me, in questo caso, Thiem li ha battuti, i Big 3 (fatto sempre salvo che gli aiuti personali sono sempre giusti, ma se devono essere di “categoria”, beh discutiamone)