La componente attentiva nello sport: con o senza SensoBuzz

di Alessandro Perrone

L’attenzione è la capacità mentale che permette di focalizzarsi su un determinato obiettivo eliminando la più alta quantità di informazioni estranee alla corretta interpretazione dello stimolo attivante.

Ne deriva che nell’allenamento lo sviluppo della capacità di attenzione è fondamentale al fine di favorire i tempi di reazione ottenendo un miglioramento della prestazione.

L’attenzione è quindi elemento fondamentale per determinare la velocità della reazione motoria messa in atto.

Diminuire il  tempo di reazione è quindi un obiettivo fondamentale per ottenere le migliori prestazioni e questo elemento risulta fortemente influenzato dalle capacità percettive dell’atleta e dalla sua velocità di elaborazione mentale.

Il tempo di reazione è dato infatti dal periodo di latenza intercorrente tra il manifestarsi di uno stimolo e la relativa azione di risposta.

Ecco qualche esercizio che può aiutare a migliorare la attenzione e la reattività dell’atleta. Sono esercizi molto semplici, e quello che si ha bisogno e’ di un compagno di allenamento e di una pallina da tennis.

  • Il primo atleta lancia la palla in modo che rimbalzi, e il secondo prende la palla e la lancia al primo senza farla rimbalzare. Il ritmo puo’ variare in base al grado di allenamento delle persone. Si puo’ partire con una pallina lanciata piano e poi sempre piu’ velocemente, fino ad arrivare anche a due palline lanciate consecutivamente e si richiede al secondo giocatore di prendere le due palline con le due mani e poi di lanciarle al primo.
  • Due palline sono lanciate contemporaneamente (prima nella stessa direzione, poi anche in direzioni diverse). La difficoltà di questo esercizio, da parte del secondo giocatore, è quella di intuire le differenti velocita’ delle due palline, dove rimbalzano e intuire quale delle due prendere per prima. Una volta prese, le palline vanno lanciate al primo.
  • Il primo atleta lancia una pallina per terra, il secondo, girato con le spalle alla pallina, quando sente il suono della pallina che colpisce a terra, deve girarsi per prenderla (con una mano o due mani) per poi passarla all’altro giocatore. Una variante potrebbe essere quella di lanciare una pallina e poi la seconda quando il giocatore si volta per prendere la prima, oppure anche lanciare le due palline contemporaneamente. In questo caso gli viene chiesto di prendere prima una pallina e poi l’altra.
  • Il secondo atleta e’ di spalle al primo. Quest’ultimo lancia una pallina oltre l’atleta che, non appena rimbalza la palla a terra, si precipita a prendere la palla prima che la palla cada per la seconda volta. Questo esercizio crea il cosiddetto “effetto sorpresa” in quanto il secondo giocatore non sa da che parte viene lanciata e la velocita’ della stessa.

Ecco, invece dei semplici esercizi che si possono fare da soli:

  • Prendere dieci fogli di carta formato A4 e altrettanti pennarelli di colori diversi; scrivere su ogni foglio il nome di un colore usando un pennarello di colore diverso. Poi leggere ad alta voce il nome del colore con cui è scritta la parola (attenzione a non leggere la parola!). È utile farlo per cinque minuti tutti i giorni.
  • Ritagliare una serie di emoticon, come quelli che hai sul telefonino (si possono trovare su Internet) e incollarli su un tabellone. Guardare ogni emoticon pronunciando la parola opposta al significato che esprime. Per esempio, se c’è lo smile pronuncia la parola “triste”; se c’è la faccina arrabbiata “calmo” e così via.
  • Recupero delle palline: Questo esercizio allena velocità e resistenza e anche prontezza delle decisioni, oltre a favorire una maggiore flessibilità. Sparpagliare delle palline da tennis su un giardino. Scattare verso ogni pallina, raccoglierla e tornare al punto di partenza. Magari ci si cronometrare per vedere i tempi per la raccolta delle palline, e cosi’ obblighi l’atleta a scegliere quali palline prendere per prenderle poi tutte nel minor tempo possibile.

Come potete vedere, sono tutti esercizi molto semplici che si possono fare con un compagno di allenamento, o anche da soli. La fantasia e’ infinita, e, qualora dovessero esserci  dei dubbi, si puo’ tranquillamente fare affidamento ai Vostri istruttori che sicuramente vi sapranno dare l’esercizio adatto per Voi.

 

Ma volete usare la tecnologia? Esiste una app, SENSOBUZZ, che emette ben 52 tipi di segnali diversi (acustici, di colori e simboli diversi)  a tempi prestabiliti (tempo uniforme o casuale),  che possono combinarsi tra loro per una serie infinita di profili allenanti.

L’utilizzo in fase di allenamento, prevede che l’allievo si ponga davanti al SensoBuzz e ad ogni segnale che lo strumento emette, egli esegue un gesto o un movimento o uno spostamento.

Relativamente al  tempo di emissione scelto, uno stesso esercizio può avere numerosi gradi di difficoltà, agendo contemporaneamente sull’aspetto attentivo, neuromuscolare e metabolico dell’allievo.

Per esempio se viene “Rosso” giro su me stesso, se “verde” faccio due saltelli, e cosi’ via. Uno degli esercizi utili per migliorare l’attenzione e la reattività nella presa delle decisioni (fondamenale nei campi da tennis) e’ quella di mettere su di un tavolo quattro oggetti di colori diversi (rosso, nero, verde, giallo) e anche altri oggetti diversi: si fa partire la app, e se viene un colore bisogna toccare l’oggetto di quel colore, e se c’e’ un suono o un simbolo, si deve toccare l’oggetto associato in fase preliminare dell’esercizio (“rosso” tocco pennarello rosso, “suono acuto” tocco bicchiere di vetro”, “Freccia” tocco una penna, e cosi’ via). Una variante puo’ essere quella di fare partire il sensobuzz, e al secondo simbolo o suono, toccare o dire ad alta voce il simbolo precedente. Varianti di questo esercizio ce ne sono tantissime e sono spiegate nel libro del creatore di quesa app, il prof. Salvatore Buzzelli (www.salvatorebuzzelli.it)

 

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