Alla scoperta del grip

di Paolo Mangione

Cos’è?

Quando parliamo di grip, si fa riferimento a quel nastro che avvolge e riveste il manico della racchetta e che viene applicato dalle case costruttrici in fase di produzione. Poichè tale componente rappresenta il punto di contatto tra la mano e l’attrezzo, risulta abbastanza intuitivo comprenderne l’importanza.

A cosa serve?

La funzione principale del grip è quella di fornire una presa solida e di impedire quindi che la racchetta scivoli o ruoti in mano durante il gioco. A tal proposito, i giocatori mancini dovranno accertarsi di avere installato il nastro nel senso opposto. La struttura imbottita del grip, inoltre, attutisce la maggior parte delle vibrazioni generate dall’impatto con la pallina, pertanto ricopre un ruolo di notevole rilevanza nella salute del nostro braccio.

Tipologie e materiali

Il mercato, oggi, offre un’ampia gamma di grip sostitutivi che in genere vengono confezionati singolarmente; ne esistono con superficie liscia, perforata, con nervature in rilievo e con svariate trame, possono avere capacità di assorbimento extra o essere super ammortizzanti. Inoltre i tennisti più estrosi possono contare su un vasto assortimento di colori.

I grip solitamente sono dotati, sul lato inferiore, di una striscia adesiva che consente una perfetta aderenza alla superficie nuda del manico, sono realizzati per lo più in materiale sintetico (in genere Poliuretano) ma in commercio se ne trovano anche in cuoio; quest’ultimi, utilizzati in gran parte dai giocatori di vertice, garantiscono maggiore stabilità, sensibilità, durata e assorbimento, tuttavia hanno un costo più elevato, sono meno ammortizzanti e necessitano di una manutenzione più accurata (pulizia con alcool o prodotti specifici).

Un po’ di numeri

Un grip normalmente è lungo all’incirca 110 cm e largo di 2,5 cm ma la misura più importante è quella relativa allo spessore in quanto va a determinare la dimensione finale del manico. Si passa dai più sottili (0.80 mm) fino ai più spessi (2.80 mm).

Altro valore da tenere particolarmente in considerazione è il peso; questo varia da circa 10 gr. a 29 gr. per i grip sintetici e da circa 12 gr. a 36 gr. per quelli in cuoio (I valori si riferiscono al peso del nastro non tagliato).

Un grip di ricambio che risulti essere più o meno pesante di quello originale può alterare le caratteristiche dell’attrezzo (peso, bilanciamento), pertanto, se non si vuole correre il rischio di modificare le specifiche del nostro telaio, il consiglio è quello di procurarsi lo stesso modello di grip montato di serie, installarlo in modo corretto e rifilarlo alla medesima lunghezza.

Quando sostituirlo?

Un vecchio consiglio è quello di cambiare il grip tante volte l’anno quante sono le ore di gioco svolte in una settimana. In linea di massima questa indicazione consente di avere una presa sempre efficiente e performante. Quando tuttavia cominciano a verificarsi scivolamenti da scarso attrito, bassa capacità di assorbimento del sudore, evidenti diminuzioni di diametro e/o segni di usura, sarà “obbligatorio” procedere con la sostituzione. Anche l’aspetto estetico è da attenzionare: un grip particolarmente logoro avrà un’immagine poco gradevole e se è vero che anche l’occhio vuole la sua parte, bisognerà provvedere in tal senso.

Chiunque può effettuare la sostituzione?

La risposta a questa domanda è “sì ma…”. Per quanto semplice possa apparire tale operazione, la procedura di sostituzione del grip richiede manualità, precisione e cura del dettaglio. Al fine di fissare l’estremità più sottile del grip sulla superficie interna del fondello (operazione non strettamente necessaria per racchette dotate di buttcap con asola ferma grip) vi è la necessità di avvalersi dell’ausilio di una graffettatrice e nel caso in cui sul tappo sia presente la vecchia graffetta, bisognerà rimuoverla utilizzando una levapunti. Questi strumenti, se utilizzati impropriamente possono danneggiare il manico e mettere a rischio la sicurezza dell’operatore. Il consiglio è quello di affidarsi alla competenza di incordatori o racquet technician qualificati, figure che quasi sicuramente sapranno mettere “mano sul grip”.

Paolo Mangione

Tutor IRSA
Tournament Stringer IRSA
Master Racquet Technician USRSA
Professional Stringer UKRSA
Professional Racket Technician UKRSA
Istruttore 2° Grado FIT

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