di Perrone Alessandro e Elena Montin
“Come fai a lasciarti alle spalle l’unica vita che tu abbia mai conosciuto? Come ti allontani dai campi su cui ti sei allenata da quando eri una bambina, il gioco che ami, che ti ha portato dolori e felicità incredibili, uno sport in cui hai trovato una famiglia, insieme ai tifosi che ti seguono da sempre, oltre 28 anni? Lo so questo, quindi per favore perdonami. Tennis, ti sto dicendo addio.” cosi’ inizia l’articolo su Vanity, che racconta la decisione di Masha Sharapova di abbandonare definitvamente il tennis giocato.
Era una decisione a cui pensava da un po’ di tempo, ma che ha procrastinato fino ad ora per amore di quello sport bellissimo che e’ il tennis.
A soli 32 anni (33 il 19 aprile prossimo) Marija Jur’evna Šarapova (Masha per il mondo tennistico) abbandona il professionismo, il suo tennis, esce di scena, saluta tutti e se ne va, tra gli applausi. Dice addio allo sport che l’ha resa un’icona dentro e fuori dal campo per 15 anni; il tennis, quello sport che l’ha portata a toccare e conquistare la sua vetta e che l’ha fatta anche precipitare.
È considerata, insieme ad Anna Kurnikova e ad Ana Ivanovic, una delle atlete più belle di sempre, entrando nella classifica delle 50 donne più belle del mondo nel 2006.
Si ritira da numero 373 del mondo, lei che è stata per 5 volte campionessa Slam; si ritira perché i dolori alla spalla, che si porta dietro da tempo, sono ormai insostenibili per restare ad alti livelli; si ritira, forse, perché sa di non poter più raggiungere gli obiettivi che vorrebbe, e una campionessa così non può resistere nell’ombra, nei bassi fondi della classifica. Non può sopportare di uscire ai primi turni, di non riuscire ad imporsi sulla propria avversaria, di non potersi esprimere al meglio. Così se ne va, apparentemente da sconfitta, ma comunque consapevole di ciò che ha fatto e di ciò che non avrebbe più potuto fare.
“Guardando indietro ora, mi rendo conto che il tennis è stata la mia montagna. Il mio percorso è stato riempito di valli e deviazioni, ma i panorami dalla sua cima erano incredibili. Il tennis mi ha mostrato il mondo e mi ha mostrato di che pasta sono fatta. Con esso mi sono messa alla prova e ho misurato la mia crescita. Così in qualunque cosa sceglierò per il mio prossimo capitolo, la mia prossima montagna, continuerò a spingere. Continuerò ad arrampicarmi. Continuerò a crescere.” – ha dichiarato in quella intervista.
La sua Carriera
La WTA l’ha classificata come numero uno al mondo in singolare in cinque diverse occasioni, per un totale di 21 settimane. È diventata numero uno per la prima volta a 18 anni il 22 agosto 2005 e per l’ultima volta nel luglio 2012. Ha conseguito per cinque volte l’ESPY Award come miglior tennista (2005, 2007, 2008, 2012 e 2014).
Ha vinto cinque tornei del Grande Slam (di cui due Roland Garros) ed è una delle dieci giocatrici della storia ad aver completato il Career Grand Slam (assieme a Maureen Connolly, Doris Hart, Shirley Fry, Margaret Smith Court, Billie Jean King, Chris Evert, Martina Navrátilová, Steffi Graf e Serena Williams), traguardo raggiunto il 9 giugno 2012 con la vittoria del suo primo Roland Garros. In carriera, la tennista russa ha vinto in totale 36 tornei in singolare, tra cui le WTA Finals nel 2004 e 12 tornei “Premier”.
Nel 2012 si è aggiudicata la medaglia d’argento in singolare alle Olimpiadi di Londra, nella sua unica Olimpiade giocata. Nel suo palmarès figurano anche tre titoli di doppio. Malgrado i numerosi infortuni, è stata una delle giocatrici più longeve del circuito femminile, avendo vinto almeno un torneo in singolare per tredici anni consecutivi (un anno in meno rispetto alle sole Steffi Graf, Martina Navrátilová e Chris Evert). Unica vittoria assente nel suo palmarès è quella in Fed Cup, dove si è spinta fino in finale nel 2015.
Il 26 gennaio 2016, però, comincia il suo inarrestabile declino sportivo: viene trovata positiva al test antidoping durante gli Australian Open, a causa dell’assunzione del farmaco Meldonium (tra le sostanze proibite a partire proprio dal primo gennaio di quell’anno). Dopo aver ricorso in appello, la pena, dai 24 mesi iniziali, fu ridotta a 15 mesi di squalifica.
Negli anni successivi non riesce mai a tornare veramente ai livelli che le competono, complici soprattuto continui fastidi fisici, tra ui la spalla, che la costringono a periodi di inattivita’ agonistica.
I numeri di Masha
- 36 Titoli Wta (tra cui 3 Internazionali di Italia BNL)
- Prima tennista russa a diventare numero 1 del mondo (dal 22 agosto 2005 e per complessive 21 settimane)
- Seconda giocatrice più giovane a vincere Wimbledon nell’era Open (2004 a 17 anni)
- 5 prove Slam (2 Rolland Garros, 1 Wimbledon, 1 US Open, 1 Australian Open)
- Una delle uniche 10 giocatrici della storia ad aver completato il Career Grand Slam
- Medaglia d’argento olimpica
- Vincitrice di almeno un titolo per 13 anni consecutivi
Il suo Gioco
Eccelleva nel circuito femminile per l’aggressività del suo stile di gioco e soprattutto per forza mentale e spirito competitivo. Molti commentatori e leggende del passato, come Monica Seles e John McEnroe, hanno notato questo aspetto e l’hanno definita una delle “sportive più competitive di sempre”.
Il tennis di Marija Šarapova era praticamente esente da variazioni tecnico-tattiche e, per una serie di fattori fisici quanto legati alla sua indole, tutti i coach che l’hanno accompagnata durante la sua crescita tennistica hanno deciso di concentrarsi e sviluppare al massimo le potenzialità di pochi colpi. Marija era un attaccante da fondo campo che, sorretta da due solidi e potenti fondamentali, mirava a prendere in mano le redini dello scambio in modo da comandare il gioco sin dalle fasi iniziali e di chiudere il punto il prima possibile
Giocatrice molto agguerrita, dotata di grande forza mentale e profondo spirito di competizione. In campo era glaciale, concentrata su se stessa, non le importa di niente, nemmeno di passare per antipatica. Tennista aggressiva, attacca da fondo con grande potenza, punta a prendere in mano le redini dello scambio per comandare il gioco. Per questo prediligeva le superfici rapide. Il suo tennis non era il migliore, ma la sua arma letale è nella testa. Questo modo di stare in campo, probabilmente, rappresentava bene anche il suo carattere forte e determinato.
Masha al di fuori del tennis
Oltre ai successi sul campo, in quegli stessi anni la tennista russa conosce un’incredibile fama anche fuori dal tennis. Diventa un icona di bellezza, testimonial di campagne pubblicitarie e famosi brand in tutto il mondo; diventa un vera e propria diva, inserita per cinque anni consecutivi da Forbes (dal 2005 al 2009) nella lista delle celebrità più potenti al mondo. E praticamente fino ad oggi è sempre stata la tennista più pagata al mondo, dimostrando anche un buon fiuto imprenditoriale.
Secondo la rivista Forbes, Marija Šarapova è stata la tennista più pagata al mondo dal 2006 alla data del ritiro, davanti anche a Li Na e a Serena Williams. Il suo patrimonio netto si aggirerebbe attorno ai 195 milioni di dollari, di cui solamente 37 milioni di montepremi. Il restante capitale è stato guadagnato in seguito alle numerose sponsorizzazioni e ad alcuni investimenti. Per cinque anni consecutivi (dal 2005 al 2009), Forbes la inserì nella lista delle celebrità più potenti del mondo. E’ stata eletta per 11 anni consecutivi la sportiva più ricca del mondo.
Subito dopo la sua vittoria a Wimbledon nel 2004, siglò un contratto con Motorola. Apparve in alcune pubblicità per Land Rover e Canon. Il suo nome fu usato, inoltre, in alcuni prodotti di Tag Heuer e Tiffany & Co. Nell’estate del 2006, apparì in uno spot televisivo per Nike, chiamato Pretty. Nel 2007, firmò un contratto con Gatorade e Tropicana, recesso nel 2009. Il personaggio di Marija Šarapova appare in numerosi videogiochi, tra cui Top Spin, Virtua Tennis e Grand Slam Tennis. Dopo l’infortunio alla spalla, in mancanza di introiti direttamente legati al gioco, si concentrò su numerose sponsorizzazioni. Il contratto più remunerativo fu quello stipulato con Nike, che prevedeva un guadagno di 70 milioni di dollari distribuiti in otto anni, il contratto più redditizio di sempre per una tennista. Con Nike, creò una collezione di abbigliamento, indossata da lei stessa e da altre tenniste, come Eugenie Bouchard e Madison Keys, negli incontri del circuito WTA. Dal 2013 al 2016 è stata una delle ambasciatrici del marchio Porsche.
Dal 2003 al 2010, utilizzò diverse tipologie di racchette Prince. Dal 2011 scelse solo racchette Head utilizzando una Head Graphene XT Instrict MP Racquet.
Nel 2013 ha creato insieme a Jeff Rubin una linea di caramelle chiamata Sugarpova.
L’8 marzo 2016, in seguito alla sua dichiarazione di positività al doping, la Nike e la Tag Heuer annunciarono il ritiro della sponsorizzazione, seguite a stretto giro, il 14 marzo, dalla Porsche. Dopo l’annuncio della squalifica, la Nike decise di ritornare sui suoi passi continuando a collaborare con Marija Šarapova, in ragione della determinazione del tribunale secondo cui la tennista non aveva intenzionalmente violato le norme ITF.
Curiosità
È la terza tennista della storia (dietro alle sorelle Williams) nella graduatoria dei guadagni ottenuti in carriera: 37 milioni di dollari, e Forbes le accredita un patrimonio di oltre 200 milioni di dollari.
Inoltre è stata, per 11 anni consecutivi, dal 2004 al 2015, l’atleta donna più pagata al mondo.
L’intervista e’ disponibile sul sito di Vanity Fair e la traduzione in italiano su Tennis Circus
P.S. Volevo ringraziare Valentino Villanova per la caricatura di Masha. Alcuni punti di questo articoli sono stati presi da Wikipedia.