Novak Djokovic: L’Australian Open C’est Moi!!!!

di Alessandro Perrone

Un Novak Djokovic dalle mille vite ha conquistato gli Australian Open superando al termine di una maratona lunga poco meno di quattro ore l’austriaco Dominik Thiem in cinque set col punteggio di 6-4 4-6 2-6 6-3 6-4. Per il serbo, che domani tornerà n.1 del mondo spodestando Rafa Nadal, si tratta dell’8/a affermazione a Melbourne, dove non ha mai perso in finale, e del 17mo Slam, che lo avvicina a Roger Federer (20 Major) e Rafa Nadal (19).

Djoković aveva battuto in semifinale Roger Federer in tre set e nella seconda semifinale Thiem aveva battuto in quattro set il tedesco Alexander Zverev. Finale tra i due due giocatori piu’ in forma del circuito, che hanno espresso il miglior tennis nelle due settimane del torneo. Nole arrivava in finale dopo aver perso solo un set durante i precedenti incontri, mentre Thiem si era preso il lusso di battere fra gli altri Nadal e Zverev prima di presentarsi al cospetto del serbo per tentare di vincere il suo primo Slam.

Nel primo set Djokovic parte a mille: tutti i colpi sono precisi, la difesa è superba e  Thiem è  brekkato già al suo primo turno al servizio, poi, dopo aver tenuto i rispettivi turni di servizio in maniera agevole,  ha trovato il contro-break nel settimo game, ma nel decimo Djokovic gli ha di nuovo strappato la battuta ottenendo due set-point ai vantaggi e mettendo a segno il secondo per chiudere con il punteggio di  6-4.

Nel secondo set è stato Thiem a trovare il break per primo, nel terzo game, ma Djokovic ha recuperato nell’ottavo gioco, salvo poi riperdere subito il servizio nel game successivo, dando all’austriaco la possibilità di servire per il set, sfruttando il secondo dei tre set-point ottenuti, chiudendo anch’egli sul 6-4 e portando la situazione in parità.

Thiem è addirittura riuscito a portarsi avanti conquistando il terzo set per 6-2, ottenendo due break nei primi due turni di  servizio del serbo. Il serbo sembra non avere piu’ le energie mentali e fisiche per recuperare, e così Thiem è riuscito a chiudere il terzo set, anche se nell’ottavo gioco Nole gli ha annullato tre palle-set e ha anche ottenuto una palla-break prima che l’austriaco trovasse il punto decisivo per chiudere il parziale col punteggio di 62

Il quarto set inizia con un totale equilibrio fino all’ottavo game. C’è stata solo una palla-break per Thiem nel terzo gioco, annullata da Djokovic ai vantaggi, poi il serbo è riuscito a strappare il servizio all’avversario nell’ottavo gioco, appunto, sfruttando la seconda di due palle-break e infine chiude il quarto parziale  col punteggio di 64.

Nel quinto e decisivo set La fatica si fa sentire da entrambe i giocatori in campo, le braccia diventano più rigide e i colpi meno raffinati. Dove non arriva il fisico, arriva la mente. E qui il serbo non ha rivali. Djokovic indirizza il set dalla sua parte al terzo game, quando alla prima palla break disponibile si porta in vantaggio. Thiem non molla, ma fallisce due palline del contro-break nel gioco successivo e poi non ha piu’ le energie e la possibilità per abbattere le respinte continue di Nole. Nei successivi tre game ognuno ha tenuto il proprio servizio e così Djokovic ha sfruttato la prima di due palle-match per chiudere sul 6-4 e conquistare il titolo.

«È decisamente il mio tipo di superficie preferita [si gioca sul duro plexicushion] e il mio stadio preferito al mondo», ha detto il serbo durante la premiazione.

Il serbo alla fine, stracontento, alza il trofeo del  suo 8 trofeo in terra australiana e 17mo Slam della sua strepitosa carriera. Ora e’ tempo per gli prendersi tutti gli applausi del pubblico che ha assistito a una incontro tra i due gladiatori del tennis. La gioia viene mitigata dal ricordo del suo amico Kobe Bryant che non c’è più: lo fa indossando la felpa con le iniziali dell’ex campione Nba e i numeri 8 e 24. “Il 2020 è iniziato male – le sue parole ricevendo la coppa – Incendi, guerre, morti ogni giorno. E poi anche il mio amico Kobe Bryant, una persona a cui ero molto legato, che ci ha lasciati tragicamente. Spero che questo ci serva da avvertimento per stare uniti, con la famiglia e con la gente che amiamo. Noi sportivi giochiamo, ma ci sono cose più importanti intorno”.

 

 

Curiosità: il serbo diventa anche il primo tennista uomo a vincere uno Slam in tre differenti decadi nell’era Open: il serbo ha migliorato il servizio, perfezionato lo slice, ora scende a rete più volentieri, il tennis si e’ evoluto e anche il serbo ha modificato e migliorato il suo tennis.  Niente da fare invece per Dominic Thiem che pure si è aggiudicato quattro delle ultime cinque sfide col serbo: dopo le due consecutive finali perse al Roland Garros, vede sfumare anche la terza finale Slam della carriera.

Con questa vittoria, sono 13 gli SLAM di fila vinti da uno dei FAb3.

Il 150esimo vincitore di uno SLAM puo’ attendere ancora: per vedere il primo Major vinto da un giocatore nato negli anni ’90 si dovrà attendere ancora, almeno fino a Parigi, ‘Fab 3’ permettendo.

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