di Alessandro Perrone
Oggi non parliamo di tennis, parliamo, purtroppo della dipartita di un grande campione di Basket NBA e dello SPORT in generale.
La star del basket Kobe Bryant è morto assieme alla figlia Gianna di 13 anni a seguito di un incidente in elicottero a Calabasas, zona a nord-ovest di Los Angeles. In corso un’indagine dell’FBI per accertare i motivi dello schianto: secondo TMZ, la scarsa visibilità e la nebbia potrebbero essere state le ragioni per cui il velivolo è precipitato mentre viaggiava a circa 300 km/h. La polizia di Los Angeles ha comunicato che sono 9 le vittime, tra cui la figlia tredicenne del cestista.
E’ stato un grande atleta e un grande uomo, ha iniziato la sua carriera in Italia, dove ha trascorso sette anni, cresciuto tra Rieti, Reggio Calabria, Pistoia e Reggio Emilia: un’esperienza di cui la leggenda dei Lakers ha sempre portato il ricordo ed è sempre andato fiero.
Tutti i campioni che lo hanno conosciuto gli hanno reso omaggio sui vari social, da Federer a Nole e noi del blog del tennis gli rendiamo omaggio. Nick Kyrgios per ricordare il grande campione dei los Angeles, e’ entrato in campo per giocare la sua partita con la maglietta dei Lakers: gesto molto apprezzato dal pubblico australiano, e anche da tutti gli appassionati di sport.
Anche noi vorremmo ricordare il grande campione, e Vorremmo salutarlo con la lettera che ha scritto il cestista americano, con cui dava il suo addio al basket NBA.
“Caro basket, dal momento in cui ho cominciato ad arrotolare i calzini di mio padre e a lanciare immaginari tiri della vittoria nel Great Western Forum ho saputo che una cosa era reale: mi ero innamorato di te.
Un amore così profondo che ti ho dato tutto dalla mia mente al mio corpo dal mio spirito alla mia anima. Da bambino di 6 anni profondamente innamorato di te non ho mai visto la fine del tunnel. Vedevo solo me stesso correre fuori da uno. E quindi ho corso. Ho corso su e giù per ogni parquet dietro ad ogni palla persa per te. Hai chiesto il mio impegno ti ho dato il mio cuore perché c’era tanto altro dietro. Ho giocato nonostante il sudore e il dolore non per vincere una sfida ma perché TU mi avevi chiamato.
Ho fatto tutto per TE perché è quello che fai quando qualcuno ti fa sentire vivo come tu mi hai fatto sentire. Hai fatto vivere a un bambino di 6 anni il suo sogno di essere un Laker e per questo ti amerò per sempre. Ma non posso amarti più con la stessa ossessione. Questa stagione è tutto quello che mi resta. Il mio cuore può sopportare la battaglia la mia mente può gestire la fatica ma il mio corpo sa che è ora di dire addio. E va bene. Sono pronto a lasciarti andare.
E voglio che tu lo sappia, così entrambi possiamo assaporare ogni momento che ci rimane insieme. I momenti buoni e quelli meno buoni. Ci siamo dati entrambi tutto quello che avevamo. E sappiamo entrambi, indipendentemente da cosa farò, che rimarrò per sempre quel bambino con i calzini arrotolati bidone della spazzatura nell’angolo 5 secondi da giocare. Palla tra le mie mani. 5… 4… 3… 2… 1…
Ti amerò per sempre,
Kobe”
5 scudetti NBA, 2 ori olimpici, record su record nel mondo NBA. Una icona del basket, un simbolo da prendere ad esempio.
Kobe Bryant verrà introdotto nella Hall of Fame del basket il prossimo settembre.