di Alessandro Perrone
Potrebbe sembrare un pesce d’aprile, ma invece siamo a novembre!!
Mi e’ appena arrivata una mail dalla FIT che recita: da oggi puoi rinnovare con pochi click la tua tessera FIT per la stagione 2020 e beneficiare delle quote bloccate fino al 31 dicembre.
- scelta nei match ufficiali della fascia di orario in priorita’ rispetto ai tennisti con tessera “normale”
- facolta’ di giocare ogni match con palline nuove
- facoltà di ricevere consigli in campo (coaching on court) durante il match
- Giornata di formazione presso l’Istituto Roberto Lombardi.
- Ingresso gratuito agli Internazionali d’Italia (biglietto Ground per le giornate di sabato e domenica delle qualificazioni/primo turno).
- Incontro dei campioni del Tennis Italiano.
- Invito ai Supertennis Awards.
- Visita agli studi di Supertennis Tv.
- Sconti presso i partner commerciali FIT.
Questo ultime agevolazioni saranno sicuramente il motivo per fare la tessera gold! (E’ sarcasmo questo)
La natura commerciale della proposta è fin troppo evidente. Il tesseramento “Gold” è chiaramente un tentativo di aumentare le entrate della FIT, a fronte di costi pressoché nulli. Analizzando i benefit per questo tipo di tesseramento, si comprende che non prevedono nessun tipo di spesa (o quasi) per la federazione. Soltanto i biglietti gratis e gli upgrade per i biglietti IBI e Next Gen rappresentano un “mancato guadagno”, che però è ampiamente coperto dalla differenza di costo tra tessera standard e tessera “Gold”
Alcuni benefit promossi all’interno della tessera gold possono essere accettabili. Quelli più “commerciali” per capirsi, come i biglietti omaggio per gli Internazionali d’Italia, anche se alcuni di essi mostrano chiaramente l’estrema autoreferenzialità, per non dire il narcisismo, di chi li ha ideati: con tutto il rispetto, a vendere come “benefit” l’ingresso gratuito ai Supertennis Awards o la visita agli studi di Supertennis, ci vuole davvero tanto coraggio, ma diciamo che ci può stare.
Quelli che non sono accettabili sono i “benefit tecnici”, ovvero legati alla prestazione sportiva: la scelta dell’orario di gioco, le palle nuovo e il coaching. I primi due non recano un vantaggio a un giocatore, ma rimangono inaccettabili sul piano morale e organizzativo (ne parleremo dopo), il terzo lede ogni principio di equità e di rispetto sportivo: permettere a un giocatore di acquistare la possibilità di ricevere un aiuto dall’esterno contro un altro che invece non può averlo, perchè non lo ha comprato, è una follia. Fa passare il peggior messaggio possibile soprattutto ai giovani, ovvero che un giocatore può comprare con il denaro un vantaggio in una partita, e questo è vergognoso. Inoltre crea tesserati di Serie A e tesserati di Serie B: una Federazione, ripeto “UNA FEDERAZIONE” (non una impresa commerciale) , non dovrebbero mai permetterlo.
Ora TESSERAMENTO GOLD, e in futuro? . Che sviluppi potra’ avere nei prossimi anni? Difficile dirlo adesso: molto dipenderà dal successo e delle adesioni che le tessere gold riceveranno. Per chi gioca da una vita, come me, questa proposta è inaccettabile, ma che presa avrà nei confronti di chi si affaccia ora all’agonismo, come o i giovani o i quarta categoria spinti in alto dalle nuove classifiche? Il Dio denaro contro i sani principi di sportività del tennis. Siamo passati negli anni, per motivi prettamente economici, alla totale rivisitazione delle classifiche, l’introduzione dei 46 (basta vincere una partita per diventare 46, e una partita chiunque la vince in un anno di gioco), fino all’introduzione della tessera Gold. In un futuro non troppo lontano non è utopistico immaginare scenari ancora più apocalittici. Magari una tessera Platinum, a 250 euro, che regala punti in classifica (o addirittura classifiche) oppure blocca la possibilità di retrocedere a fine anno. Sembra fantascienza, ma vedendo quello che stanno combinando potremmo non svegliarci mai da questo incubo…