Aspettando Wimbledon
di Massimo D’adamo
Nell’ampio preludio a Wimbledon, si inserisce la finale di Thomas Fabbiano sull’erba di Nottingham. Nella terra di Robin Hood, il pugliese, 28 anni e n. 100 del ranking, ha perso di misura contro l’israeliano Dudi Sela, che invece veleggia qualche posto più indietro.
Partito come quarta testa di serie, ha messo in mostra doti adatte ai blasonati fili verdi e pur non contando su una grande stazza , ha sfoderato un diritto speciale col quale ha trovato angolazioni ardite lavorando la palla a tutte le altezze. Il Anche il rovescio bimane ha fatto del suo e oltre al top, si è lasciato andare a back spin scivolosi assai utili sui tappeti inglesi.
Col servizio, invece, non ha raccolto molto e sulla rete avrebbe potuto fare di più per gratificare la spinta da dietro.
Thomas ha battuto via via il canadese Shapolavov, l’indiano Bramerini, l’Ucraino Stakhovsky e in semifinale l’australiano Groth , raro esponente del serve and volley. Un bel match, in cui l’italiano ha sempre risposto tra i piedi e ha esibito un repertorio di passanti di assoluto rispetto. In finale, Didi Sela , testa di serie n. 3 si è schierato con un superbo rovescio classico e qualcosa in più a rete.
Dopo un primo intascato per 6/4 , Fabbiano ha perso il secondo con identico punteggio cedendo due volte il servizio. Nel terzo, l’israeliano ho mostrato maggiore forza mentale e nel caldo torrido del centralone di Nottingham ha rifilato un 6/3 decisivo guadagnando il titolo.
Partito come quarta testa di serie, ha messo in mostra doti adatte ai blasonati fili verdi e pur non contando su una grande stazza , ha sfoderato un diritto speciale col quale ha trovato angolazioni ardite lavorando la palla a tutte le altezze. Il Anche il rovescio bimane ha fatto del suo e oltre al top, si è lasciato andare a back spin scivolosi assai utili sui tappeti inglesi.
Col servizio, invece, non ha raccolto molto e sulla rete avrebbe potuto fare di più per gratificare la spinta da dietro.
Thomas ha battuto via via il canadese Shapolavov, l’indiano Bramerini, l’Ucraino Stakhovsky e in semifinale l’australiano Groth , raro esponente del serve and volley. Un bel match, in cui l’italiano ha sempre risposto tra i piedi e ha esibito un repertorio di passanti di assoluto rispetto. In finale, Didi Sela , testa di serie n. 3 si è schierato con un superbo rovescio classico e qualcosa in più a rete.
Dopo un primo intascato per 6/4 , Fabbiano ha perso il secondo con identico punteggio cedendo due volte il servizio. Nel terzo, l’israeliano ho mostrato maggiore forza mentale e nel caldo torrido del centralone di Nottingham ha rifilato un 6/3 decisivo guadagnando il titolo.