Murray: Game Set Match

di Andrea Lanzavecchia

Onestamente, era nell’aria. Chi sa quale era il vero problema, sapeva che per un professionista era impossibile continuare.

Il più giovane dei Fab Four, il meno iconico, saluta, alza bandiera bianca e annuncia il ritiro. Andy Murray sconfitto dai dolori lascia il tennis professionistico.

Il tennis moderno è sport molto atletico dove l’aspetto fisico è fondamentale. Il pianto ha umanizzato Murray ,sempre percepito come antipatico.

Ha vinto in epoca difficile,  grande giocatore più di quello che dicano i titoli vinti.

Murray, l’uomo che dopo 77 anni ha fatto impazzire la Gran Bretagna vincendo Wimbledon, è quello che dei Fab Four certamente ha vinto meno, entusiasmato meno, ma se uno guarda i numeri, beh, molto dicono.

Murray ha disputato contro Djokovic:

  • – 19 delle 67 finali giocate in carriera
  • – 10 delle 21 finali giocate in un “1000”
  • – 7 delle 11 finali Slam.

 

Nole è il tennista che ha affrontato più volte (36): 11-25 il record.

Il 2° più affrontato è stato Federer (25: 11-14) mentre  il 3° Nadal (24: 7-17)

A me personalmente non piace Andy, lamentoso in campo, borbotta sempre, al limite della scorrettezza, ma riconosco che è uno che ha segnato il nostro sport.

Prendere posizioni sconvenienti in un mondo dominato dall’ipocrisia come il tennis, e più in generale lo sport professionistico, non è mai stato un problema per Murray.

Quando qualche collega dei Fab Four ancora pensava di meritare(secondo me a ragione) più soldi rispetto alle donne perché riempiva gli stadi, Andy era già a favore dell’equity pay,accogliendo con plauso i tornei che pian piano entravano nel modernismo uniformando i montepremi fra uomini e donne.

Ma il tennis, come la vita va sempre avanti. E  la discutibile scelta degli organizzatori degli di non mettere sulla Rod Laver Arena quello che potrebbe essere l’ultimo match di Murray contro un signor tennista contro Bautista Agut, dimostra che l’emozione e le lacrime, durano il tempo di un aperitivo, e poi business as usual.

(il Match c’e’ stato, e Murray, da lottatore come e’ sempre stato, ci ha provato, sotto di due set a 0, ha vinto i due tie break successivi, ma si e’ arreso al quinto set contro lo spagnolo Roberto Bautista Agut, testa di serie numero 22 e reduce dal recente successo a Doha dove ha battuto anche Djokovic: 6-4 6-4 6-7 (5) 6-7 (4) 6-2 dopo oltre quattro ore.

L’ultimo ruggito del Leone britannico, forse.

 

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