Il Tennis perde uno dei Fab Four: Andy Murray annuncia il suo ritiro “Troppo dolore all’anca per continuare”

 di Alessandro Perrone e Elena Montin

Primo articolo dell’anno, e, purtroppo, una brutta notizia per il mondo del tennis.

Il tennista scozzese Sir Andrew Barron Murray, detto Andy, ex numero 1  del mondo (nel 2016 al termine di un finale di stagione assolutamente straordinario) e attualmente oltre la 200esima posizione del ranking ATP,  ha comunicato durante una conferenza stampa a Melbourne, dove il 14 gennaio inizierà il torneo degli Australian Open, la sua decisiona di ritirarsi dal tennis professionistico a causa di un persistente dolore all’anca destra, dolore che lo affligge oramai da piu’ di un anno. Murray ha detto che si augura di riuscire a giocare fino al torneo di Wimbledon, in programma a luglio, ma che già l’Australian Open potrebbe essere il suo ultimo torneo professionistico. Murray ha 31 anni ed è considerato da tempo uno dei tennisti più forti in circolazione. Ha raccontato di aver preso la decisione un mese fa parlando con il suo team: «Ho detto che non posso continuare così e che ho bisogno di vedere una fine; giocavo solo pensando a quando il dolore sarebbe finito. Vorrei arrivare fino a Wimbledon e chiudere lì, ma non so se sarò in grado di farlo».

All’All England Club saranno pronti a celebrare il britannico che ha riportato a casa il trofeo più famoso del tennis professionistico, che ha vinto due ori olimpici, che ha alzato una Coppa Davis praticamente da solo e che è riuscito – seppure per poco – a strappare il trono di n°1 del mondo nell’epoca degli alieni Federer, Nadal e Djokovic.

Murray ha raccontato di aver giocato sopportando il dolore all’anca per anni e che le cose sono peggiorate dopo la semifinale del Roland Garros 2017, quando venne sconfitto dallo svizzero Stanislas Wawrinka. Nel gennaio 2018 ha deciso di operarsi ma le cose non sono migliorate e ha continuato a giocare con un dolore persistente che ora – ha spiegato – è diventato insopportabile.

Nonostante la delusione e il dispiacere il britannico, che si è allenato in questi giorni anche con Novak Djokovic, ha comunque confermato che sarà in campo nel primo turno contro lo spagnolo Roberto Bautista Agut. ”Ho intenzione di giocare – ha detto – posso ancora competere a certi livelli anche se non quanto sarei felice di fare. Il dolore è davvero tanto ed io non voglio continuare a giocare in questa maniera. Durante l’off-season a dicembre ho parlato con il mio team e ho detto che non potevo continuare ad andare avanti così, che avevo bisogno di mettere un punto perché non potevo continuare senza avere alcuna idea su quando il dolore sarebbe cessato”. Il dolore, fisico e psicologico, è davvero troppo intenso: “Smetto perché voglio tornare a fare le cose comuni, come mettere una scarpa o un calzino, senza avere dolore – ha spiegato -. Ho l’anca davvero molto danneggiata, il chirurgo che mi ha operato lo scorso anno me lo ha confermato. L’intervento dello scorso anno non è servito a ridurre il dolore. Continuare solo in doppio? No, non rischio la mia salute”.

Murray ha vinto nella sua carriera circa 45 titoli ATP su 67 finali disputate, di cui  tre Slam  (Wimbledon nel 2013 e nel 2016 e gli US Open di New York nel 2012) e due medaglie d’oro entrambe in singolare, alle Olimpiadi di Londra nel 2012 e di Rio nel 2016, diventando il primo tennista della storia a vincerne due consecutivamente.

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