di Donato Campagnoli
Oggi metteremo sul piatto alcune tra le domande più “scottanti” che riguardano il Minitennis, e in particolare la palla “RED”. Si tratta di quei quesiti che esprimono quei dubbi che Genitori, Dirigenti e tutti gli attori di questo pazzo mondo del Tennis osano chiedere, con toni e modi a volte spartani, e alle quali solitamente non vengono date risposte.
Mi auguro che questo articolo scateni le reazioni dei suoi lettori con una serie di commenti – sentitevi pure liberi di farne – perché sta proprio nel dibattito post-lettura il “vero” valore di questo blog.
Molti Insegnanti di tennis ritengono che la palla RED sia solamente un “avviamento” al tennis. La palla RED, infatti, per molti di loro è una fase che dura poco. Serve, per così dire, a “confermare molte supposizioni”, a “scongiurare molte paure”, a “confermare” che il bambino “ci prende” o…, al contrario, che “non ci prende”.
E non si tratta solo di frasi fatte partorite da un genitore psicopatico.
La palla RED dovrebbe invece servire a costruire un percorso rispettoso dei tempi e dei bisogni degli Allievi, un percorso di crescita progressivo, un fiore all’occhiello di cui andare orgogliosi da parte di tutti coloro che agiscono nel e per il circolo.
Ma, sentiamo un Papà…
“Mio figlio ha 7 anni e vedo che è “portato”… spiegatemi perché deve continuare a giocare con queste palle qui?
Negli altri circoli alla sua età li fanno già giocare con le palle MID o addirittura con le palle normali a tutto campo. Meno male che nel fine settimana lo faccio giocare io con…!”
Questi genitori, siamo onesti, fanno sempre un po’ paura. Temono infatti che i loro figli restino indietro e non abbiano le stesse opportunità concesse ad altri coetanei. Esprimono le loro perplessità su un percorso graduale, più lento del normale, ritenuto limitativo delle capacità presenti e future dei bambini.
Per quanto mi riguarda, ho imparato col tempo a controllare le mie (re)azioni (che sarebbero impulsive) e a dare ai genitori quelle risposte che non solo rispondono alle domande, ma che rassicurano il genitore e lo educano sui valori che il Minitennis veicola.
Caro Papà, attento! Stai andando in direzione contraria.
Se tuo figlio dimostra delle capacità e il suo Insegnante lo “rallenta” nella prestazione per fargli imparare più cose… allora, fai un poster del Maestro di tuo figlio e appendilo in camera!
Tuo figlio non “perderà” certo le sue abilità a causa della palla RED, anzi… grazie a un ambiente didattico dove la palla va più piano e gli spazi sono ridotti potrà apprendere più cose e farlo con i suoi tempi.
Caro Papà, rifletti!
Tuo figlio potrà ringraziarti di avere imparato, senza fretta, cose diverse con tutte le palle del percorso formativo RED, ORANGE e GREEN e con tutte le dimensioni di campo.
Al contrario di tutti i suoi coetanei che arrivano troppo presto al campo normale e alle palle dure senza avere le competenze necessarie per produrre un tennis di qualità, tuo figlio arriverà con un notevole bagaglio di esperienze motorie e specifiche, pronto per imparare ciò che la palla YELLOW saprà offrirgli e vedere queste novità con gli occhi di Alice nel paese delle meraviglie.
Allora, Papà, cosa fare?
Devi avere pazienza! Devi vedere tuo figlio perdere partite per una serie di anni e soffrire in silenzio. Se tuo figlio all’età di 15-16 anni sarà ancora innamorato di questo sport, allora avrà un grande vantaggio: saprà fare cose che gli altri solamente si sogneranno di fare grazie a un passato diverso dal solito.
E i risultati di colpo cominceranno a venire.