Il 2018 di: Roger Federer

Di Alessandro Perrone e Elena Montin

Oramai e’ finita la stagione 2018 dei professionisti della racchetta. Vediamo come sono andati i nostri campioni? Come non cominciare con lui, il Re, l’unico e inimitabile Roger Federer (si vede che sono di parte oppure no?)

Roger Federer chiude la sua ventesima stagione da professionista al numero 3 del mondo, con qualche settimana da numero 1. Ma ci sono altri numeri importanti da ricordare:

Numeri tennistici

  • 55 sono le partite vinte
  • 10 sono le partite perse.
  • 3 sono gli atp vinti (Rotterdam, Basilea e Stoccarda).
  • 1 Slam vinto (Aus Open).
  • 3 le finali perse (Cincinnati, Halle e Indian Wells).
  • 310 le settimane da numero 1
  • 3 e’ il suo attuale ranking ATP
  • 2 sono i match point che non ha sfruttato nei quarti di Wimbledon, e chissà se avesse vinto quel match, cosa sarebbe successo…. (ma non lo potremo mai sapere, non abbiamo la sfera di cristallo)
  • 1 Hopman Cup vinta
  • 1 Laver Cup Vinta

Numeri personali

  • 1981 la data di nascita.
  • 37 l’età anagrafica (che non corrisponde alla sua data tennistica)
  • 0… quelli che raggiungono e raggiungeranno questi risultati dopo i 36 anni…

Sono numeri impressionanti, e non li abbiamo detti tutti, come i 99 tornei vinti in carriera o i 20 SLAM vinti, le innumerevoli finali o semifinali che ha fatto, e che avremmo tutti voluto vincesse, ma il tennis e’ uno sport spietato, “Ne restera’ solo 1”, parafrasando una frase famosa di una altrettanto serie famosa televisiva.

Federer e’ un giocatore unico, il cui talento e’ indiscusso, che sa fare divertire e divertirsi ancora a 37 anni. Ha un team fantastico che lo sa consigliare bene. Da Italiano sono fiero che sia anche il portavoce della pasta Barilla (celebre il suo spot televisivo con Chef Oldani).

Roger anche quest anno ha fatto l’incredibile. Anche quest anno ci ha fatto gioire, bestemmiare, spaccare telecomandi e ammirare un talento incredibile e cristallino. Ricco di colpi incredibili, di errori grossolani, di lacrime e di sorrisi.

E’ finito il 2018, ma non vediamo l’ora che inizi il 2019. Lo dico per il tennis, per noi, per tutti quelli che come noi amano questo splendido sport.

 

 

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