di Alessandro Perrone
Nole è tornato tra i grandi, dopo tanti mesi di lontananza e gioco “non alla sua altezza”, e’ tornato grande nel torneo dei grandi. Ai queens aveva dimostrato che la forma stava lentamente tornando, ma ci voleva una vittoria importante per dargli una iniezione di fiducia, e l’erba di wimbledon gliela ha data.
Davanti a tutto il mondo tennistico, e ai VIP presenti Il serbo trionfa sui prati inglesi superando in finale il sudafricano Kevin Anderson in tre set: 6-2, 6-2, 7-6 (3) in due ore e diciannove minuti, e fa poker a wimbledon, (dopo i successi del 2011, 2014, 2015) , portando il suo palmares 13 tornei SLAM conquistati in carriera (4 Wimbledon, 6 Australian Open, 1 Roland Garros, 2 US Open)
Finale senza storia per i primi due set, dominati da Djokovic con un Anderson troppo falloso e fisicamente non al meglio dopo le due maratone nei quarti contro Roger Federer e in semifinale contro John Isner. Nel terzo set il sudafricano è riuscito a restare in partita fino al tiebreak, vinto però agevolmente da Djokovic 7-3.
“Non c’è posto più bello dove tornare a vincere – ha commentato Djokovic visibilmente emozionato nel corso della cerimonia di premiazione. – Ora è facile parlare. Sono stato costretto ad avere fiducia nel processo che ho intrapreso – ha detto il serbo – Sono molto grato al mio team, tutti mi hanno sostenuto negli ultimi due anni. Non è stato facile, mi sono operato e sono stato fuori per molti mesi. Non ero sicuro di tornare al livello di prima. Questo è un torneo molto speciale, che ho sempre sognato vincere”, ha proseguito il serbo.
Il tennista si è dovuto operare recentemente e stare a riposo per molti mesi, la paura di non tornare al livello di prima era tanta. Dopo aver fatto i complimenti a Kevin Anderson “per l’ottimo torneo disputato”, Djokovic si è emozionato per la presenza in tribuna della moglie e del figlio piccolo. “E’ la prima volta che ho qualcuno che mi urla papà dalla tribuna. E’ fantastico. Sono felice che lui possa essere qui a vedermi, con mia moglie e il mio team”.
Con questa vittoria, e i 2000 punti vinti, da lunedi’ il servo sara’ numero 10 del ranking, ritorna in una classifica a lui consona che mesi di infortunio gli aveva fatto perdere, e si porta a casa un assegno di 2,25 milioni di sterline (circa 2,55 milioni di euro).
Il finalista, Kevin Anderson, si accontente di 1200 punti ATP e un assegno di 1,125 milioni di sterline (crica 1,275 milioni di euro)
Parliamo dei VIP Presenti? Molti appassionati di tennis non hanno voluto perdersi la finale. Spiccano tra gli altri Il primo ministro britannico Theresa May e i duchi di Cambridge, William e Kate, ma anche due membri del cast degli Avengers della Marvel: Tom Hiddleton (Loki nella fortunata serie) e Benedict Cumberbatch (che nei film indossa il costume di Doctor Strange ma in patria è molto noto anche per aver interpretato un moderno Sherlock Holmes). VIP abituali del torneo, c’erano anche Victoria e David Beckham, Samuel L. Jackson, Chris Hemsworth ed Elsa Pataky. Non si sono persi l’evento anche campioni dello sport, come l’ex ciclista olimpico Chris Hoy e sua moglie, Sarra Hoy, in uno sgargiante giallo limone.
Curiosita’? Solo solo 9 i campioni sono riusciti a vincere Wimbledon almeno 4 volte: Federer 8, William Renshaw e Sampras 7, Borg e Laurie Doherty 5, Reggie Doherty, Rod Laver, Tony Wilding e appunto Djokovic 4.