di Andrea Lanzavecchia
Oramai la kermesse italiana ha chiuso i battenti con la vittoria del superman Nadal contro l’ex re di Roma 2017 Sasha Sverev, e vi voglio raccontare la mia prima (e non ultima, sicuramente) esperienza in quel del foro Italico.
Non c’è niente da fare, vedere il tennis in tv è bello, soprattutto con la tecnologia di oggi, ma vederlo dal vivo, soprattutto se ben giocato, è da brividi.
Siamo al 19 del mese di maggio 2018, e mi accingo, con il mio zainetto, ad andare a Roma. Il treno arriva con un pò di ritardo, il che mi fa venire l’ansia di arrivare in ritardo per vedere la semifinale di Roma, non so ancora quale, se Zverev-Cilic oppure Nadal-Djokovic, ma comunque sara’ una semifinale quattro campioni.
Il treno “Italo” arriva con il suo colore rosso fiammante, sembra una ferrari che va sui binari del treno.
Durante il viaggio gioco con il mio telefonino, e nel frattempo penso a quali sensazioni provero’ ad essere nel tempio del tennis, mi sembra di essere un antico romano che, seduto nel Colosseo, vede i gladiatori che si battono per la vittoria (ovviamente al foro italico non si combatteva per la vita, ma lasciatemi questa licenza).
Il tempo passa velocemente e arrivo alla stazione di Roma, esco e vedo il pulman che GRATUITAMENTE mi porta al foro italico, sono oramai quasi le sette di sera, e la sessione serale inizia alle 8.
Il match serale era Zverev-Cilic, ma, poichè il match femminile andava per le lunghe, Sharapova-Halep, con un sorriso ad una hostess del Centrale, sono riuscito a sbirciare dalle scale esterne e vedere gli ultimi 4 giochi del match femminile, tra grugniti e gemiti delle due leonesse.
E’ arrivato il momento del match serale, mi siedo, comincio a degustare una delle 3 birre che mi sono comprato prima di entrare, e che a fine match, diversamente da tanti, getterò nel contenitore dei rifiuti.
La partita inizia, un incontro in cui il talento di “Sascha” si è visto ad intermittenza ma è stato sufficiente per avere la meglio del croato. Alla fine lo Zar ha superato in due set (7-6 7-5) il n.5 del ranking Marin Cilic, e raggiunge così in finale il SOMMO Rafa. Poi tutti sappiamo come e’ finita.
E’ stato un peccato non aver avuto i biglietti per la finale, un altro giorno di supertennis lo avrei vissuto volentieri.
Come tutte le cose belle della vita, hanno un inizio e, sfortunatamente, anche una fine.
Alle 23 lascio alle mie spalle il cancello del foro italico con il sorriso, con tante immagini impresse nella mia mente, e, girandomi gli dico “Ci vediamo l’anno prossimo”.
Evento unico, sensazioni uniche e molto difficili da descrivere. Forse la prima sensazione “vissuta” è che a Roma, questo appuntamento è davvero sentito, dagli appassionati e anche da chi “deve esserci”, deve “apparire”. Il sito del Foro, lo so arrivo buon ultimo, è da brividi, non adatto a un torneo di tale levatura.
Subito si notano gli stand su due file degli sponsor, li ho visti affollati, ma la gente, questa l’impressione guardava più che “toccava”(spendere), al Foro tutto è caro.
I biglietti, il mangiare, il costo dei gadgets. I negozi commerciali chiudono alle 20, le code ai servizi igenici, mai.
Tanta gente, comunque, di tutti i tipi, non tutti, forse, interessati al tennis.
Ci sono i solitari, quelli che siedono spesso nelle file più in alto, lontano da tutti e, perché no, anche a serata inoltrata, per potersi godere qualche ora di relax e sentire lo schiocco sordo della palla che rompe il silenzio. Qualcuno è competente, qualcun altro è qui perché fa figo e alimenta una critica sacrosanta, quella alla sete esasperante di notorietà, foto da Instagram e testa bassa sullo smartphone, perché l’importante è che si sappia dove si è, non apprezzare quello che si ha attorno.
Il tennis e’ un grande circo alla fine (The show must go on, dicevano i queen, ed e’ la verita’). Quando scendono in campo giocatori della levatura di Zverev e Cilic, la soddisfazione è tanta, e’ fantastico vedere due picchiarsi come se non ci fosse un domani, ma con una naturalezza che forse solo “ il live”, dal vivo, si può capire.
E convincerti che il tennis, è lo sport più bello che ci sia.
Tennis? I love this Game
Ciao, complimenti per l’articolo!!! L’anno prossimo voglio esserci anche io a Roma!!!!