Miami ha un nuovo re: lo zar tedesco si inchina all’americano Isner

di Alessandro Perrone e Elena Montin

Miami, secondo Masters 1000 stagionale, dotato di un montepremi di 7.972.535 dollari in corso sui campi in cemento di Key Biscayne, in Florida incorona, dopo 8 anni, un americano come re del suo fantastico torneo.

A quasi 33 anni John Isner vince il ‘Miami Open’ e incassa il primo Masters 1000 in carriera. Sui campi in cemento di Key Biscayne, in Florida, il gigante statunitense, n.17 Atp, ha superato in finale il più giovane tedesco e capofila della ‘next gen’, Alexander Zverer in tre set 6-7(4) 6-4 6-4 dopo due ore e mezza di gioco. Con questa vittoria, Isner torna anche nella Top Ten mondiale, in nona posizione, eguagliando il best ranking che aveva raggiunto nell’aprile del 2012, mentre il tedesco si “accontenta” di tornare alla quarta posizione del ranking.

Per Zverev, primo ko in una finale di un 1000 dopo i trionfi dello scorso anno a Roma e Montreal.

L’amiercano entra nella stretta cerchia di giocatori che hanno vinto in carriera un Master 1000. Un americano non vinceva il torneo dal 2010, quando l’americano Andy Roddick vinse per la seconda volta il torneo contro il ceco Tomáš Berdych col punteggio di 7-5, 6-4.

Entra nella list dei grandi che hanno vinto il torneo, e che sono stati poi delle icone del tennis mondiale: da Federer a Djokivic, a Murray, Roddick, Agassi, Sampras, Chang, Courier, Wilander, Mecir, Lendl.

I due finalisti hanno fatto onore al torneo, dando vita ad un incontro molto appassonanete, con colpi

Nel match di epilogo  al Tennis Center di Crandon Park  e sotto gli occhi di un tifoso di eccezione, il giocatore di calcio David Beckham, è andata in scena una partita emozionante e ricca di colpi di scena. Alla fine l’ha spuntata il giocatore a stelle e strisce John Isner,  con il suo servizio fenomenale fino a 238 km/h, e  e appena 12 punti ceduti sulla sua prima.

Il primo set fila via liscio, con zero break e un paio di occasioni non sfruttate dall’americano per strappare il servizio all’avversario. Si arriva al tie-break, dove un improvviso black-out di entrambi favorisce alla fine Zverev, che si impone 7-4. Nel secondo parziale si gioca ancora sul filo dell’equilibrio fino al nono gioco, quando Isner strappa la battuta al tedesco, chiudendo poi 6-4. il tedesco e’ in giornata positiva (sembra una altra persona rispetto al giocatore di inizio stagione) e nega continuamente il break all’avversario (1/11), ma non può nulla nel nono gioco, quando perde il servizio e i nervi, spaccando furiosamente la racchetta e ricevendo in cambio i fischi del pubblico presente.

Isner tiene il servizio (18 aces alla fine dell’incontro) con i tre aces consecutivi e scrive la storia, vincendo in rimonta il suo primo 1000 della carriera a quasi 33 anni.

L’aria Americana e’ sempre stata favorevole all’americano che in patria riesce sempre a dare il meglio di se’, poi quando il servizio lo assiste, diventa quasi  irresistibile.

Il giocatore di Greensboro, un piccolo paesino della  Carolina del nord, conquista il 13esimo trofeo della sua carriera, raggiunge la 9 posizione dell’ATP, e un bell’assegno di circa 1.000.000 di dollari.

“Ho sbagliato molti più colpi oggi che nel resto del torneo“, ammette Zverev a fine match. “Ma è difficile contro John, sei sempre sotto pressione a causa del suo servizio. Sono davvero felice che John abbia vinto il suo primo master 1000. Adesso mi prenderò due giorni di vacanza, poi mercoledì e giovedì mi allenerò sulla terra rossa. E poi dovrò giocarci contro un top-20. Non credo che sarò il favorito, in Coppa Davis“.

“È stato incredibile riuscire a rimontare dopo un primo set molto deludente“, racconta il nuovo campione John in conferenza stampa. “Avevo avuto le mie occasioni, avevo un vantaggio di 4-3 e servizio nel tie-break, e poi ho perso 4 punti di fila. Le sensazioni che si provano in certi momenti, davanti a una folla del genere, sono irripetibili. Ho conosciuto Sascha quando aveva 15 anni, tramite suo fratello. E mi batteva! Non sono minimamente sorpreso dei risultati che ha ottenuto. Mai avrei sognato di essere il vincitore dell’ultimo torneo che si terrà qui, per sempre. Quando arrivi in fondo a una competizione del genere, devi giocare veramente tanto. Io ero arrivato qui con una sola vittoria in stagione, e me ne vado da top-10… mi è già successo 3 volte, devo continuare a spingermi in avanti, e riuscire a fare molti altri tornei come questo. Non ci sono segreti tecnici, è tutto un fatto mentale. La prima volta che mi sono seduto a cena col mio coach, ho cercato di capire cosa mi stava bloccando, cosa mi stava facendo perdere tutte quelle partite tirate. E ho cominciato a entrare in campo meno teso, sapendo che posso essere veramente forte se gioco sciolto. Mi presenterò alla Coppa Davis in fiducia, il capitano Jim Courier ha molte opzioni. Arriverò a Nashville giovedì, e sarò pronto a giocare venerdì“.

Per completezza di informazione, il torneo WTA ha visto la vittoria della americana Sloane Stephens che ha battuto la lettone Jeļena Ostapenko col punteggio di 7-65, 6-1.

Il torneo di doppio maschile ha visto l’affermazione della coppia dei gemelli Bob e Mike Bryan che hanno battuto Karen Khachanov e Andrey Rublev col punteggio di 4-6, 7-65, [10-4].

Il torneo di doppio femminile ha visto l’affermazione della coppia Ashleigh Barty – Coco Vandeweghe che hanno sconfitto la coppia Krejcikova B. / Siniakova K. con il punteggio di 62 61.

Una curiosità, dalla prossima edizione il torneo sarà ospitato all’Hard Rock Stadium.

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