di Massimo D’Adamo
La bella prova di Lorenzo Sonego in terra d’Australia merita il plauso più ampio. Subito dopo, tuttavia, lascerei spazio a un paio di riflessioni. La prima mira a indagare se veramente il ragazzo credesse in cuor suo di potersela giocare contro Gasquet o, al contrario, se fosse già pago dei quattro turni riportati in precedenza!
La seconda invece, riguarda la sua collocazione nel tennis dei giorni nostri. E allora mi viene da pensare che il torinese, con i suoi 23 anni, rientra per il rotto della cuffia nell’ampio novero della Next Gen dove coetanei di spicco mietono già altri risultati. Dico questo per incitarlo, qualora ne avesse bisogno, a mirare con coraggio ai grandi traguardi, magari frequentando di più la rete, presso la quale non mi sembra così spaesato. Per il resto, servizio e diritto hanno poco da invidiare a quelli di giocatori anche più blasonati e l’ottima mobilità, guidata dall’alto dei quasi due metri di stazza, lo mettono al riparo da situazioni di eccessiva difesa. Insomma i numeri ci sarebbero tutti e se al bagaglio tecnico seguirà la convinzione, il buon Lorenzo, potrebbe entrare presto a vele spiegate tra le nuove leve del tennis che sarà! In bocca al lupo, dunque, e come recita il l’adagio, speriamo che il quattro zampe crepi in senso lato e a stretto giro di posta!