di Elena Montin
Piccola rivoluzione nel torneo piu’ antico e di secolari tradizioni, almeno per quanto riguarda le donne: il codice d’abbigliamento non è più rigoroso. Il bianco non è più il colore preminente né obbligatorio anche per le giocatrici del circuito WTA che adesso possono indossare indumenti intimi “a tinta unita, di colore medio-scuro, a condizione che non siano più lunghi dei pantaloncini o della gonna”.
L’annuncio di Sally Bolton dell’England Club: “Il bianco nello sport è un problema, la decisione è stata presa per alleviare l’ansia delle atlete durante il ciclo mestruale”
Una scelta di grande sensibilità da parte degli organizzatori dell’evento nei confronti delle donne perché si sentano più a loro agio in campo durante il periodo mestruale. Una scelta che arriva a corredo della campagna “Address The Dress Code” e delle discussioni con la WTA per trovare la soluzione migliore per supportare le donne e le ragazze che prendono parte al torneo: ovvero, il timore che macchie di sangue sporchino la biancheria e siano visibili agli spettatori.
Sono state in particolare la leggenda del tennis Billie Jean King e Judy Murray, la madre del giocatore Andy Murray, a promuovere e sostenere questo cambiamento nel look delle giocatrici di Wimbledon. Alcune tenniste avevano denunciato la preoccupazione che tracce di sangue potessero filtrare attraverso gli indumenti intimi bianchi proprio durante una partita. Molte hanno raccontato aver approfittato più volte di pause durante i match per andare in bagno e controllare il proprio completo.
Durante il torneo di Wimbledon dell’anno scorso alcune manifestanti avevano protestato fuori dal club con maglie bianche e pantaloncini rossi per chiedere che il regolamento venisse modificato. In quell’occasione la tennista britannica Alicia Barnett aveva dichiarato che «avere le mestruazioni durante il torneo è già abbastanza difficile senza dover anche vestire di bianco». Sally Bolton, amministratrice delegata dell’All England, ha detto che la nuova regola aiuterà le tenniste «a liberarsi di una forma d’ansia e permetterà loro di concentrarsi solamente sul gioco».
A Wimbledon la regola dell’abbigliamento bianco esiste dall’Ottocento e fu introdotta per fare in modo che si vedessero meno le chiazze di sudore. Da allora è diventata una tradizione che l’All England Lawn Tennis and Croquet Club, il club che organizza il torneo, ha voluto mantenere. Inizialmente però la regola non valeva per la biancheria intima, che era stata inclusa nella lista delle cose che dovevano essere bianche solo nel 2014.
Ogni tanto una piccola rivoluzione ci vuole!!!!
Buon wimbledon a tutti.