Lo zar vince in terra americana: il Master 1000 di Cincinnati e’ suo

di Alessandro Perrone

Finale lampo a Cincinnati: il tedesco Alexander Zverev demolisce in due set il russo Andrey Rublev in meno di una ora di gioco con il punteggio di 6-2, 6-3 aggiudicandosi  il “Western & Southern Open”, sesto Masters 1000 della stagione, dotato di un montepremi pari a 3.028.140 dollari, disputato sui campi in cemento di Mason, un sobborgo di Cincinnati, in Ohio (combined con un Wta 1000).

Una finale senza storia dominata in lungo e in largo da Zverev confermatosi autentica bestia nera del suo amico-avversario: sono cinque in altrettanti incontri le vittorie dell’attuale numero 5 del Ranking ATP sull’atleta moscovita.

Cinque come gli  errori non forzati in tutto il match da parte del giocatore tedesco.

Per il tedesco si tratta del primo successo a Cincinnati, il quinto in un torneo 1000, il diciassettesimo in carriera (compreso l’oro di quest’anno a Tokyo). Per il russo invece si tratta della seconda finale Master persa in carriera dopo quella a Montcarlo quest’anno.

Primo set assolutamente a senso unico, con Zverev devastante al servizio e Rublev in grave difficoltà in ogni scambio. In tutto il set il tedesco perde solamente tre punti alla battuta, segno di una dominazione assoluta da parte del giocatore tedesco. Rublev gioca bene i suoi turni di servizio,  ma nello scambio è decisamente più falloso dell’avversario (10 a 2 il parziale degli errori non forzati). Zverev sembra giocare in scioltezza, con colpi molto profondi che mettono sempre in difficolta’ l’avversario. Alla fine ci vogliono appena 27 minuti per portare a casa il primo set, con il punteggio di 62.

Nel secondo set non cambia il life-motif: ancora tanti errori e tanta confusione da parte del giocatore russo, che portano nuovamente Zverev ad aprire il parziale con un break. Il tedesco continua a dominare con estrema facilità la partita, tanto al servizio quanto in risposta; nel quinto game arriva il secondo break e nell’ottavo  va a servire per chiudere il match. Forse per la paura di vincere, la sicurezza del tedesco vacilla, e con due doppi falli consegna il game all’avversario. E’ stato pero’ solo un fuoco di paglia, il tedesco si riprende, e, complice errori del russo nel successivo turno di servizio  vince l’incontro con il punteggio di  6-3 conquistando così la quinta vittoria su cinque scontri diretti contro il russo, e la possibilita’ di alzare in aria il trofeo del MAster 1000 di Cincinnati

Il tedesco, con la conquista del suo quinto Masters 1000, è salito al numero 4 del ranking e punta a riprendersi il suo best rankink, numero 3, raggiunto nel 2017.

Mi sono sentito molto bene sin dall’inizio, e fare il break in apertura mi ha molto aiutato – ha raccontato il tedesco in conferenza stampa – da lì il match è andato in discesa molto velocemente in mio favore. Sono felice che sia andata così, perché quando Andrey prende ritmo può battere chiunque, e l’ha dimostrato sabato con Medvedev“.

Il suo avversario Rublev gli ha fatto eco: “Subire il break subito è stato la chiave del match, dopo le cose sono diventate molto più facili per lui“. “Sono ancora in un processo di apprendimento – ha contiunato Andrey – sto cercando di capire cosa fare nelle varie situazioni e come parlare a me stesso per riuscire a risolvere i problemi che si incontrano durante la partita. So che il mio livello non è lontano dal suo, perchè in allenamento quando giochiamo i match sono combattuti, ma ogni tanto capita che perdo partite in maniera molto netta, come oggi, e questo vuol dire che mentalmente non sono ancora al suo livello“.

Tra soli sette giorni avrà inizio l’ultimo Grande Slam della stagione, gli attesissimi Open Usa sui tradizionali campi di Flushing Meadows. Un torneo in cui Zverev si presenta in condizioni smaglianti e tra i grandi favoriti per la vittoria finale.

Ma non solo il tedesco provera’ a negare lo Slam al serbo novak djokovic, ma ci proveranno anche Rublev, Tsisipas, Medvedev, e chissa’, anche il nostro Matteo Berrettini.

In campo femminile vittoria di Ashleigh Barty. L’australiana, numero uno del mondo e del seeding, ha battuto in finale, col punteggio di 6-3 6-1, la svizzera Jil Teichmann, numero 76 del ranking Wta.

Per la 25enne di Ipswich è il tredicesimo successo in carriera nel massimo circuito internazionale del tennis femminile.

Curiosita’:

Zverev con la vittoria diventa il primo giocatore dopo Agassi nel 1996 a conquistare nello stesso anno il titolo a Cincinnati e la medaglia d’oro alle Olimpiadi.

Era dal 1985 (con Boris Becker) che mancava una vittoria tedesca al torneo di Cincinnati

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