E se il covid non fosse mai esistito, come sarebbe la classifica ATP?

di Alessandro Perrone

Purtroppo non abbiamo la sfera di cristallo oppure la macchina del tempo per tornare indietro e creare “universi alternativi temporali”, ma possiamo vedere come sarebbe la classifica ATP senza il congelamento dei punti per 18 mesi che l’ATP ha fatto.

Le motivazioni di questo “congelamento” possono essere comprensibili, dato il particolare momento.

Arrivati quasi alla conclusione di una delle più strane e improbabili stagioni di sempre, ci siamo chiesti come sarebbe la classifica Atp senza il congelamento dei punti del 2019 dovuto al Covid.

Un semplice calcolo matematico, che pero’ mette in luce come la classifica “reale” e quella “attuale” e’ molto differente.

La nuova top10

La top10 senza il congelamento sarebbe molto diversa rispetto a quella che possiamo vedere oggi. Ecco l’elenco completo, con il posizionamento reale tra parentesi:

  1. Novak Djokovic (1)
  2. Dominic Thiem (3)
  3. Rafael Nadal (2)
  4. Alexander Zverev (6)
  5. Andrej Rublev (8)
  6. Daniil Medvedev (4)
  7. Stefanos Tsitsipas (7)
  8. Diego Schwartzman (9)
  9. Milos Raonic (14)
  10. Pablo Carreno Busta (16)

Possiamo vedere come i soli Djokovic e Tsitsipas rimarrebbero nelle loro posizioni attuali. Quello che incuriosisce di più sarebbe sicuramente il ritorno in top10 di due giocatori tornati ad alti livelli dall’ultimo agosto: Raonic e Carreno Busta. Inoltre, l’austriaco Dominic Thiem segnerebbe il proprio best ranking, così come Rublev.

Ben 8 giocatori degli attuali top ten sarebbero nella classifica, non ne farebbero parte Roger Federer, che si e’ operato all’inizio della stagione e ritornera’ a gennaio 2021 alle competizioni internazionali, e il nostro Matteo Berrettini, che  non e’ riuscito a confermare la stagione scorsa nei risultati.

Grazie al congelamento lo svizzero si trova ancora al quinto posto del ranking, mentre, se si fossero calcolati i punti accumulati da marzo in poi, si ritroverebbe alla 28esima posizione del mondo.

Sinner, chiudendo al n. 37 del mondo l’anno, si è assicurato il proprio best ranking in carriera: ualora non si fossero mantenuti anche i punti del 2019, l’altoatesino sarebbe già in top20, occupando la 20esima posizione mondiale.

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