di Alessandro Perrone
Anno nuovo, vita nuova per il nostro blog. La stagione tennistica dei grandi tornei e’ iniziata con il primo SLAM della stagiona vinta dal serbo Novak Djokovic in finale sul maiorchino Nadal.
Di seguito le pagelle del Blog, tra vincitori, vinti, sconfitti, sorprese, delusioni, giovani e italiani
Novak Djokovic: Voto 10 e lode. Voto massimo per il giocatore piu’ in forma del circuito. Terzo SLAM consecutivo (15 in totale) per il serbo che continua a dettare legge da wimbledon 2018. Praticamente perfetto in tutti i colpi e soprattutto con una carica mentale che rasenta la perfezione. Ha vinto gli Australian Open di tennis, a Melbourne battendo in finale lo spagnolo Rafa Nadal in tre set: di 6-3, 6-2, 6-3: battere e’ un eufenismo, perche’ ha “stracciato” il maiorchino che arrivava in finale in forma, dopo un valzer nei precedenti turni del torneo. Novak Djokovic non ha solamente vinto, ha dominato in maniera impensabile un Rafael Nadal in forma strepitosa, ma che è riuscito a racimolare solamente otto game. Una supremazia schiacciante, potremmo dire un “massacro” sportivo nei confronti del maiorchino. Una finale a senso unico, una lezione di tennis che il numero 1 del seeding ha inflitto al suo avversario.
Lorenzo Musetti: Voto 10. In un mondo dove la parola “ITA” non la vediamo in una finale SLAM da tantissimo tempo, onore al tennista italiano di Carrara che e’ riuscito ad aggiudicarsi il torneo junior battendo in finale l’americano Emilio Nava al termine di una battaglia al tie break del terzo set. Nella seconda finale SLAM consecutiva (l’italiano e’ arrivato in finale anche a US open Junior 2018) e’ riuscito a centrare l’obiettivo che gli vale l’entrata nell’olimpio dei pochi italiani che hanno vinto uno SLAM junion, e il primo (speriamo non l’ultimo) che si aggiudica la competizione australiana.
Rafa Nadal: Voto 9.9 Solo un super Djokovic ha fatto sfumare la vittoria dello slam al maiorchino. Rafa ha giocato in maniera superlativa in tutto il torneo, mostrando miglioramenti nel servizio, e un gioco di attacco che non ha dato scampo a giocatori come Tsitsipas (che aveva eliminato Federer nei quarti), Tiafoe, Berdich e Minaur. Ora inizia la stagione americana sul cemento (dove questo djokovic e’ destinato a fare la parte del padrone), ma soprattuto poi la stagione sulla terra, dove il maiorchino sicuramente dira’ la sua. Per ora il migliore e’ Nole, ma la vendetta di Rafa sicuramente non si fara’ aspettare.
Giulio Zeppieri: Voto 9. Il diciassettenne di Latina ha fatto un torneo egregio, andando avanti fino alla semifinale, senza perdere nemmeno un set, in cui però e’ stato sconfitto dal suo compagno/amico di doppio e futuro vincitore della manifestazione australiana. Se il buongiorno si vede dal mattino…..
Stefanos Tsitsipas: Voto 8.5 E’ il volto nuovo del tennis maschile: ha le carte in regola per diventare il futuro numero 1, quando i big 3 non giocheranno più ovviamente. In questa edizione ha battuto Federer nei quarti, ha mostrato della classe, ma e’ ancora “un livello dietro” rispetto ai tre mostri del tennis. Ha sfruttato la sua giornata di grazia contro lo svizzero. Il Futuro sara’ suo, si spera, il tennis ha bisogno di volti nuovi. Intanto in Australia si becca 3 set a 0 da Nadal, racimolando solo 6 games. Ai posteri l’ardua sentenza.
Tiafoe: Voto 8.5 Il giovane yankee e’ entrato nel tennis che conta con tutta la sua freschezza e talento, venendo fuori da più match complicati, vinti di forza. Ha ancora notevoli margini di miglioramento, Tecnicamente ha dei limiti, ma se prende ritmo riesce a “randellare” come pochi
Puille: Voto 8.5 Raggiunge una semifinale che sarebbe stata impensabile due settimane fa. Il francesino, improvvisamente ritrovatosi sotto le cure di madame Amelie Mauresmo (ex coach di Murray), lo fa sfruttando bene il tabellone, prima di fare una magra figura contro un Djokovic stellare
Roger Federer: Voto 7 E’ il vero sconfitto del torneo, difendeva i due titoli vinti, ma non ci sentiamo di dargli l’insufficenza. A 37 anni non possiamo pretendere che sia il Roger dei bei tempi. Dopo un buon esordio, contro Tsitsipas ha dimostrato di non riuscire a gestire una giornata “no”, in cui il dritto proprio non ne voleva sapere di entrare. L’elvetico le ha tentate tutte, e’ stato in campo, ha lottato, ha sofferto ma non e’ riuscito a rimettere nei suoi binari la partita. Dall’altra parte aveva un ventenne in grazia agonistica, che non aveva nessun timore revenziale nei suoi confronti, ma soprattutto un avversario che a cui tutti i colpi andavano a segno. A fine match dice che giochera’ la stagione sulla terra, perche’ vuole “divertirsi” e sono sicuro che ci divertiremo anche noi vederlo.
Medvedev: Voto 6.6 Il giocatore russo ha dominato i primi tre turni,(nessun set perso e solo 24 giochi ceduti) prima di incorrere nella corazzata serba. E’ riuscito a tenergli testa giocando il suo stesso gioco di corsa e regolarità, ma all’inizio del terzo set, dopo un secondo set all’insegna degli scambi lunghi, la spia della benzina ha iniziato a segnare rosso e le speranze di arrivare ai quarti sono svanite. Il russo gioca una buona partita e riesce a strappare il secondo set, ma alla lunga è la fisicità del serbo a prevalere.
Denis Shapolavov: Voto 6 Era tra i più attesi tra i NexGen, ha vinto un paio di buoni match, prima di cedere in 4 set contro Djokovic. Ha ricevuto discrete critiche dopo quella sconfitta, pero’ e’ stato uno dei pochi che e’ riuscito a scardinare il gioco del serbo in almeno un set. E’ ancora giovane, deve ancora crescere tantissimo sia dal punto del gioco, che mentale. Se riuscira’, sara’ uno su cui scommettere peril futuro del tennis.
Alexander Zverev: Voto 5. Ennesima prestazione sconcertante del tedesco, che si conferma ancora impreparato al meglio dei 5. Le sue brutte sconfitte non rappresentano più una sorpresa. La Cura Lendl non ha ancora portato i suoi frutti. PreDestinato a successi favolosi, finora negli appuntamenti SLAM ha deluso. E’ strano che uno in grado di mettere in fila già tutti nel due su tre, non sia in grado di andare oltre a un quarto di finale (e che quarto di finale… poteva venire a casa già al secondo turno) nel tre su cinque.
Gregor Dimitrov: Voto 4 in Australia ci aveva abituato a giocare un ottimo tennis. La sensazione è che il bulgaro abbia già iniziato la parabola discendente, meno intenso, più rabbioso, più frustrato.
Kevin Anderson: Voto 4. Non che lo si aspettasse per forza tra i favoriti, ma crollare all’avvio è stato davvero inusuale per uno diventato così solido e continuo e che e’ stato uno dei proitagonisti della scorsa stagione tennistica.
Marin Cilic: Voto 3. Difendeva la finale, ha lottato in tutti i suoi match, ma ha mostrato un livello fisico e di gioco lontanissimo dal suo potenziale.
Chung Hyeon: Voto 2. Splendido semifinalista della passata stagione, non si e’ mai visto. Speriamo in un futuro di rivedere l’atleta delle imprese impossibili del 2018
Gli Italiani: Voto 6 Sufficiente nel complesso il torneo degli azzurri, con in particolare Fognini, Seppi e Fabbiano in grado di fare tutto sommato il massimo. La prestazione junior di Musetti e Zeppieri alzano la media. Andy Seppi e’ una certezza nel primo Slam della stagione.
Buon torneo il suo: solido, preciso, positivo, ha lottato sino alla fine vs. Tiafoe, uscendo più per la prepotenza atletica del rivale (quel giorno “in the zone”) che per suoi demeriti.
Ottimo torneo anche per Thomas Fabbiano, soprattutto per la fantastica vittoria vs. Opelka, sopravvivendo ad un gap di -65 Ace, record assoluto all time.
Fognini, come al solito, ha deluso. E’ sconcertante vedere tanto talento sprecato. Gioca bene a sprazzi, ma poi si perde in un bicchiere ‘acqua australiana che si chiana Carreno Busta. Peccato, perché al turno seguente avrebbe trovato Nishikori, non un rivale proprio impossibile sulla strada ai quarti.
Brutto il ko di Marco Cecchinato (forse ci aspettiamo troppo dal siciliano dopo l’exploit di Parigi), Berrettini ha pescato male dall’urna trovando TsiTsipas al primo turno, bravo Travaglia, che perde al secondo turno con Nikoloz Basilashvili al termine di cinque set combattutissimi.
E anche questo SLAM e’ finito. Nuovi Volti? Lo scopriremo solo vivendo.
Al prossimo appuntamento e alle prossime pagelle.