di Alessandro Perrone
Domenica scorsa ho portato mia nipote a giocare un torneo di terza categoria, e guarda chi incontro? Lo avete riconosciuto? E’ Omar Camporese, uno dei due giocatori simbolo, con Paolino Canè, del tennis italiano degli anni 90.
Lo avevo conosciuto un paio di anni fa in occasione di un Campionato di Serie C a Padova, dove lui era il portacolori del Tennis Club Padova ed io ero l’arbitro della manifestazione.
Abbiamo parlato un po’ e mi sono fatto firmare una pallina da tennis.
Un altro oggetto della collezione de “il blog del tennis”.
Adesso Omar Camporese e’ allenatore presso il Green Garden di Mestre.
Omar Camporese, nato a Bologna l’8 Maggio del 1968, ha portato in alto i colori azzurri nella prima metà degli anni 90 fino al 2001.
Professionista dal 1987, il bolognese si è distinto fin da subito per la grande resistenza nei match di infinita durata.
Diritto devastante, carattere grintoso, un esempio di tenacia e grande passione, uomo squadra: il sunto di tutto ciò è Omar Camporese.
Nel corso della sua carriera Camporese ha conquistato due titoli nel singolare e cinque titoli nel doppio, raggiungendo nel 1992 il n. 18 della classifica mondiale del singolo e il n. 27 di quella del doppio. Ha in varie occasioni rappresentato l’Italia nella Coppa Davis sia in singolo che in doppio (con Cristiano Caratti e Diego Nargiso). Ha raggiunto anche due volte i quarti agli Internazionali d’Italia nel 1989 e nel 1990 venendo eliminato da Alberto Mancini e da Andrés Gómez. Ha abbandonato l’attività professionistica nel 2001.
Il bolognese peró rimane grande protagonista in Coppa Davis: con 11 convocazione è riuscito a vincere 18 match portando la squadra azzurra a conquistare un quarto di finale contro la Spagna di Carlos Moya, con cui si è dato battaglia vincendo il match al quinto set.
(fonte wikipedia)